Ecco a cosa servono quei piccoli bottoni presenti sui jeans vicino alle tasche. Non vengono mai considerati ma sono fondamentali, grazie a loro i jeans oggi esistono.
I jeans sono un’icona di stile e sono il pantalone per eccellenza che inizialmente era stato creato per l’uomo. Presto però è diventato un capo unisex indossato da tutti. Ad oggi i jeans sono forse il capo d’abbigliamento più diffuso, quel capo che è impossibile non avere nell’armadio.
C’è però una spiegazione a quei bottoncini di metallo posti sui jeans a cui però ormai non si fa più caso e risale a tempi addietro quando il jeans ancora non si chiamava così. In pochi sanno che il jeans ha origini italiane e più precisamente genovesi. E il nome pare che derivi da come i francesi chiamavano Genova, ovvero Jeane o Jannes.
Ufficialmente però i jeans nascono negli Stati Uniti ed ha inventarli è stato Jacob Davis, anche se poi li brevettò Levi Strauss. Prima di essere chiamati jeans venivano chiamati denim, proprio come il materiale di cui erano e sono fatti. I jeans infatti sono abiti pesanti e resistenti adatti agli operai, in particolare ai minatori.
Jeans: ecco a cosa servono quei piccoli bottoni
Ed è proprio perché dovevano essere pantaloni resistenti che si è pensato all’utilizzo di quei bottoncini di metallo. Senza quelli infatti i jeans, all’epoca chiamati denim come abbiamo già detto, si rompevano molto facilmente soprattutto perché essendo usati dagli operai dovevano essere resistenti.
Jacob Davis, è colui che ebbe l’idea di mettere quei bottoncini o chiodini di metallo sui denim dopo che una moglie di un lavoratore aveva chiesto di trovare un rimedio per non far rompere continuamente i pantaloni del marito. L’idea fu efficace perché così i jeans non si disintegrano più.
Successivamente il sarto Davis contattò Levi Strauss, imprenditore tedesco, e iniziarono così una collaborazione e i denim presero il nome di jeans. Grazie quindi a questi bottoncini i jeans hanno avuto il successo dato che senza sarebbero stati poco resistenti e quindi poco funzionali all’uso.
L’evoluzione dei jeans nella moda
Nel giro di un secolo i jeans sono passati da essere i capi di abbigliamento degli operai a sfilare sulle passerelle e comparire sulle più importanti riviste di moda. La svolta è avvenuta nel 1950 quando James Dean e Marlon Brando indossa i jeans in uno dei loro film. Così dal grande schermo alla moda è stato poi un attimo.
I jeans sono allora entrati nelle collezioni dei più grandi stilisti e negli anni se ne sono visti di modelli. Da quelli sabbiati a quelli satinati, passando per quelli scoloriti e strappati. Senza mai perdere però l’inconfondibile bellezza di aspetto vissuto a chi lo indossa.
Anche quest’anno, nel 2022 il jeans non passa di moda. Le passerelle hanno presentati jeans chiari, a zampa e anche a vita bassa. Dai modelli skinny a quelli silhouette passando per quelli svasati, ce ne è per tutti i gusti e per tutti i fisici.