Qualsiasi tubetto di dentifricio, ha una barretta colorata stampata sul fondo della confezione. L’abbiamo vista tutti e almeno una volta nella vita ci siamo chiesti il perché.
Nessuno però ha mai capito a cosa serve realmente. In poche parole, è una barra che serve per il confezionamento del prodotto e che non ha niente a che fare con quella che è la composizione del dentifricio.
Che ci sia o meno la barra sulla confezione, che sia di un colore piuttosto che di un altro, a noi consumatori, interessa poco e niente.
L’informazione errata che circola in rete e sui social da anni
Da anni, su internet circola l’informazione che i i dentifrici possono essere distinti in naturali o chimici, semplicemente partendo dal colore della barretta che si trova sul fondo del tubetto.
Questo è il ruolo che è stato affidato ad una barra colorata, che in realtà è posizionata alla fine del tubetto soltanto per caso, che può esserci come anche no, che può essere bianca, rossa o di qualunque altro colore.
La distinzione dei colori, ecco cosa vorrebbe indicare
Secondo alcune pagine internet, i dentifrici che hanno la barra nera sul fondo, sono composti formati al 50% da sostanze naturali e per l’altro 50% da sostanze chimiche. Mentre, il dentifricio che ha la barra azzurra sul fondo indica un prodotto composto dal 65% di sostanze chimiche e dal 35% soltanto da prodotti naturali.
Poi c’è il dentifricio che ha la barra rossa, che indica un prodotto al 90% chimico e che contiene soltanto il 10% di sostanze naturali. Infine, c’è il dentifricio che ha la barra verde che invece è al 100% naturale e che sarebbe realmente indicato per i bambini.
Adesso, bisogna chiarire come prima cosa, che tutti i composti sono basati sulla chimica, dato che sono formati da elementi. Sia che si tratti di rettangoli, che di quadrati, di strisce, di puntini, tutto ciò che si trova sul fondo del tubetto serve soltanto per il confezionamento degli stessi e nulla di più.
A cosa serve realmente la differenza cromatica
Si tratta di segni sui quali si poggiano i sensori dei robot industriali, che in questo modo stabiliscono il punto esatto in cui il tubetto va tagliato, senza sbagliare, per poi passare al sigillo. Di conseguenza, si può trarre la conclusione, secondo la quale il colore non è assolutamente informativo, serve soltanto per la lettura del sensore ottico del robot, che mediante la differenza cromatica, quindi facendo riferimento alle tonalità cromatiche riesce a stabilire il punto esatto del taglio dei macchinari.
La spiegazione che si trova in rete, sulla differenza cromatica e sulla tipologia dei dentifrici, naturali o chimici, è totalmente inventata, perché non segue alcun principio logico.
Come scegliere il dentifricio adatto, che non fa male alla salute
Piuttosto, se si vuole scegliere il dentifricio adatto ai propri denti o ai denti dei bimbi, l’unica cosa da fare è leggere l’etichetta in cui sono indicati tutti i componenti. Se si va alla ricerca di un dentifricio sbiancante, l’unico modo per riconoscere il migliore è cercare l’indice di abrasività (RDA).
Per essere un buon prodotto, l’indice deve essere compreso tra i 48 e 60. Ovviamente è indicato direttamente sulla confezione insieme agli eccipienti. Sono assolutamente da evitare i dentifrici che tra gli ingredienti, evidenziano la presenza di fluoro, glicole propilenico, dietanolammina, dolcificanti artificiali, triclorosan, Sodio laurilsolfato e microsfere. Questi sono dannosi per la salute, soprattutto dei più piccoli.