Idrocoltura: coltivare senza il terriccio

Coltivazione in idrocoltura
Coltivazione in idrocoltura

L’ idrocoltura è una tecnica di coltivazione basata essenzialmente sull’ acqua e permette di non utilizzare il terriccio come substrato. Le radici vengono inserite in un recipiente di plastica ripieno di argilla espansa, a sua volta posto in un altro contenitore con acqua e sostanze nutritive. Il processo di assorbimento dell’ acqua da parte dell’ argilla (o di altro materiale inerte come la perlite o la vermiculite) è molto lento e richiede diverse settimane, ma risulta molto più efficace. Soprattutto le piante richiedono meno cure e sono esposte a rischi minori.

Le piante che si prestano meglio a questa tipo di coltura sono quelle da appartamento. Il vantaggio che si ottiene grazie all’ idrocoltura, o idroponica, consiste sia in una minore frequenza nell’ annaffiare (quindi non ci dobbiamo preoccupare nel caso ci assentassimo per diversi giorni) che nell’ impossibilità che la pianta sia attaccata da parassiti come lumache, muffe e vermi, visto che l’ argilla espansa infatti non ne permette lo sviluppo. La aerazione delle radici, inoltre, resta costante grazie alla composizione del substrato e le piante coltivate in idrocoltura sono caratterizzate da uno sviluppo lento e quindi non hanno bisogno di essere rinvasate troppo spesso. Per una maggiore comodità si possono comprare anche delle idroserre, o serre idroponiche, che permettono di controllare la crescita delle piante in un ambiente ideale.
Le piante da foglia, o quelle con rapido sviluppo e dalle radici robuste, come ad esempio diverse specie di ficus e di dracene, danno i risultati migliori, mentre i cactus, che non amano gli ambienti particolarmente umidi, sono sconsigliati vivamente per questa tecnica di coltivazione. È anche possibile utilizzare l’ idrocoltura per piante che sono cresciute nel terriccio, ma bisogna prendere dei provvedimenti; poiché il terriccio provoca la formazione di parassiti, è opportuno, prima di spostare la pianta in un substrato di argilla espansa, che le radici vengano lavate completamente dai residui di terriccio. È consigliabile immergere per alcune ora le radici in acqua tiepida, per poi scuoterle per rimuovere il terriccio residuo e quindi risciacquare con acqua pulita. Prima di rinvasare per l’ idrocoltura ricordatevi di eliminare le radici annerite e di ridurne le dimensioni di circa un quarto.

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