In estate, si va alla continua ricerca di soluzioni contro il caldo, il condizionatore, il ventilatore, i cibi rinfrescanti e quant’altro ci aiutano ma può essere d’aiuto anche la pianta anti caldo.
Il meteo, in questi giorni ci darà tregua, con cali di temperatura e piogge qua e là, in tutta Italia. Poi ovviamente tornerà il caldo e ci farà compagnia fino al mese di settembre.
Chi non si riesce più a sopportare l’afa, soprattutto se non si ha in casa un condizionatore, può provare dei rimedi alternativi validi, come la pianta anti caldo. Si sa che i cibi freschi e leggeri in estate, aiutano a combattere il caldo, ovviamente si deve anche uscire nelle ore più fresche della giornata e bere tantissimo, ma non è abbastanza.
Pianta anti caldo, come purificare l’aria
A casa c’è comunque caldo e in assenza di condizionatori, è davvero difficile anche riposare. Per questo, si consiglia di provare la pianta anti caldo. Non tutti ne avranno sentito parlare, eppure sono delle semplici e comuni piante, che agiscono come parasole naturale, assorbendo il calore e aiutando a rinfrescare l’aria più in fretta.
Chi non ha spazio per degli alberi, per esempio chi non ha una casa in campagna o uno spazio aperto a propria disposizione, può riempire il balcone con delle piante anti caldo, utili e anche ornamentali. Queste, in proporzione al numero, riusciranno ad abbassare la temperatura.
Pianta anti caldo, alcuni esempi
Pianta anti caldo è considerata la Sanseveria, meglio conosciuta come la lingua della suocera, che ha bisogno di poche attenzioni e che è adatta per questo, anche a coloro che non hanno il pollice verde. Migliora l’aria di casa, la libera dagli agenti inquinanti, aumenta i livelli di ossigeno e combatte l’aria secca, migliorando l’umidità.
Va annaffiata una volta a settimana in estate e ogni 10-15 giorni in inverno. Ciò che è importante fare, è bagnare la sua terra quando è asciutta asciutta e fare attenzione che non ci siano ristagni, che per lei potrebbero anche essere fatali.
Un’altra pianta anti caldo è l’aloe vera, efficace come rimedio di bellezza, ma utile anche per le scottature. Per questo motivo chiunque ne dovrebbe possedere almeno una in casa. Come rimedio contro il caldo, ne bastano soltanto due in camera. L’aloe si deve posizionare in zone soleggiate, ha bisogno di luce, di terreno acido, con ottimo drenaggio perché risente tantissimo dei ristagni di acqua.
Per coltivarla al meglio, si mettono sul fondo del vaso 2/3 cm di ghiaia, in modo tale da non far marcire le radici. Poi bisogna annaffiarla ogni tanto, facendo passare tra una seduta e l’altra, anche qualche giorno.
Dracena, come curarla per trarne beneficio
Si aggiunge a queste, la dracena, meglio nota come il tronchetto della felicità che assorbe le sostanze inquinanti presenti in casa e grandi quantità di anidride carbonica. Questa pianta anti caldo, rilascia ossigeno e non ha bisogno della luce diretta. Ha bisogno invece del terreno umido, morbido e drenante. Non va esposta alla luce del sole diretta, perché questa rovina le sue foglie.
Per quanto riguarda l’annaffiatura, in autunno e in primavera, bisogna dare l’acqua una volta a settimana, mentre in estate il doppio. Poi c’è la palma areca, che invece cattura le particelle di anidride e quindi rende l’aria salutare. Bisogna prestare attenzione all’acqua che si usa, non può essere quella del rubinetto, perché deve essere meno calcarea possibile, altrimenti può essere dannosa.
Dall’edera alla felce, tutti i segreti delle due piante anti caldo
Poi, c’è l’edera che purifica l’aria, anche questa può essere sistemata davanti alle porte e alle finestre, così trattiene i raggi del sole e quindi fa sì che la casa sia fresca. Va messa a mezz’ombra, anche se l’edera non è tutta uguale, ci sono alcune tipi di pianta che possono stare al sole, altre assolutamente no.
Infine c’è la felce, che come le precedenti, è ottima da tenere in casa per rinfrescare l’aria. Purtroppo rispetto a tutte le altre, è una pianta difficile da curare, ama l’ombra e odia le fonti di calore. Il terreno deve essere sempre umido, ma non troppo. In inverno basta dare l’acqua due volte a settimana, che sia a temperatura ambiente e decalcificata.