Scilla, coltivazione e cura

Scilla
Scilla

Le scille sono bulbose a fioritura primaverile originarie dell’Asia e dell’Europa appartenenti alla famiglia delle Liliaceae. Comprendono diverse specie coltivate, in vaso o in giardino, principalmente per scopi ornamentali. Queste specie sono generalmente costituita da bulbi da cui si originano lunghe foglie lanceolate e coriacee che fanno da corona ad un peduncolo eretto terminate con un’infiorescenza a grappolo formata da diversi fiorellini con differenti colorazioni (azzurro, viola, rosa e bianco) e tonalità che variano a seconda della varietà. Per quanto riguarda la cura, in genere le scille vanno annaffiate soltanto in periodi di prolungata siccità e quando il terreno è completamente asciutto.

La concimazione non è invece necessaria ma in primavera (mese della fioritura della pianata) e in autunno è sempre consigliabile somministrare almeno per una volta del concime specifico per piante da fiore che andrà diluito in acqua. Queste specie prediligono un terriccio misto a sabbia ricco di sostanze organiche e ben drenato e luoghi ben soleggiati al riapro dai forti venti.

Essendo piante rustiche molto resistenti non temono particolarmente l’attacco di parassiti animali mentre invece per quanto riguarda le malattie temono principalmente il marciume radicale causato dal ristagno idrico. La fioritura delle scille avviene in primavera ma in zone climatiche miti può iniziare anche a fine febbraio. La moltiplicazione avviene per divisione dei bulbi (in autunno) o per semina (in primavera); il rinvaso invece deve avvenire soltanto quando le radici fuoriescono dai fori di drenaggio dell’acqua.

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