Acido folico per prevenire i difetti congeniti

Acido folico per prevenire i difetti congeniti

Sull’importanza di assumere acido folico in gravidanza è stato detto e scritto molto. Questa sostanza che non viene naturalmente prodotta dal nostro organismo, ma che viene apportata attraverso la dieta è stata addirittura recentemente consigliata anche ai futuri papà.

Fino a poco tempo fa il motivo a cui si riconduceva l’assunzione di acido folico era la prevenzione del rischio di spina bifida nel bambino, oggi sappiamo che non è questo l’unico motivo e che ne esistono innumerevoli altri.

Un recente studio americano per citare solo l’ultimo, ha messo in luce come l’aumento dell’assunzione di acido folico nelle donne incinte fa diminuire il rischio, non solo di spina bifida, ma anche di altri difetti congeniti: anencefalia, per esempio o encefalocele che sono i principali difetti congeniti del tubo neurale, che si possono formare nel feto durante i primi 28 giorni dopo il concepimento.
Ebbene proprio l’acido folico sembra essere la soluzione a tutti questi gravi problemi.
L’assunzione è consigliata alle donne in età fertile nella quantità di 400 microgrammi al giorno, anche prima di rimanere incinta, proprio per la precocità con cui si presentano le malformazioni.
L’acido folico è una vitamina del gruppo B, importante per l’equilibrio del sistema nervoso, favorisce la fertilità e aiuta ad abbassare i livelli dell’aminoacido omocisteina, associato al rischio di malattie cardiovascolari e infarti.
Secondo Pierpaolo Mastroiacovo, direttore dell’International Centre on Birth Defects, ‘i giusti livelli di folati nell’organismo si possono ottenere attraverso un’alimentazione equilibrata, una supplementazione o la fortificazione dei cibi con vitamina B9. La scelta di quale strategia adottare a questo scopo deve dipendere però dalla popolazione a cui si fa riferimento e soprattutto dalla sua base socio-economica. In Occidente, ad esempio, attraverso l’informazione è possibile rendere consapevoli i cittadini dei problemi che derivano dalle carenza di acido folico. In Africa questo non è possibile‘.
Se però ‘l’assunzione di quantità integrative di acido folico è importante per prevenire malformazioni del tubo neurale – ha sottolineato Valeria Capra, medico dell’Unità operativa di neurochirurgia dell’Istituto Gaslini di Genova i dati dell’Istituto superiore di sanità indicano che otto donne italiane su 10 in età fertile non assumono dosi congrue di questa vitamina prima del concepimento. A questo va aggiunto che, nel nostro Paese, sono programmate solo la metà delle gravidanze. D’altra parte, numerosi studi americani certificano una riduzione drastica di malformazioni congenite alla nascita attraverso la massiccia fortificazione dei cibi per via sintetica: il 19% in Usa, il 40% in Canada, il 58% in Argentina‘.

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