Come scegliere la scuola primaria: i consigli dei pedagogisti

scuola primaria

Come scegliere la scuola primaria? I consigli dei pedagogisti per le mamme sono diversi. Molti genitori terminata la materna si domandano quale istituto di scuola primaria scegliere e, soprattutto, quali siano i criteri da seguire per garantire il benessere del bimbo. Ad esempio, è meglio scegliere una scuola vicina a casa o spostarsi di zona? E’ preferibile il modulo o il tempo pieno? Le opzioni sono diverse. Come scegliere, quindi? Come funziona la scuola primaria in Italia?

Iniziate con l’open day

Se dovete fare l’iscrizione alla scuola primaria dovete considerare più fattori. Per farvi un’idea sulla validità di un istituto iniziate con l’open day. Si tratta di un’occasione che vi darà la possibilità di conoscere il preside, ma anche di fare domande agli insegnanti presenti e di valutare la struttura. All’open day, infine, potete chiedere informazioni sul POF, il piano dell’offerta formativa extrascolastica che varia da un istituto ad un altro. La scuola primaria, infatti, non è solo un ambiente dedicato all’apprendimento, ma anche un luogo volto alla socializzazione e alla condivisione di altre attività.

Considerate i tempi

Il secondo consiglio che si può dare ai genitori è quello di valutare i tempi di permanenza del bimbo a scuola. Da questo punto di vista potete scegliere il tempo pieno (con uscita alle 16:30) o il cosiddetto “modulo” (con uscita alle 13). Regolatevi in base ai vostri impegni di lavoro, ma tenete anche in considerazione che con il tempo pieno verranno assegnati meno compiti da fare a casa ai bambini. Informatevi, dunque, su quali sono le opzioni offerte dai singoli istituti, perchè non tutti prevedono il modulo o il tempo pieno.

Scegliete la zona adatta

In linea di massima si consiglia ai genitori di scegliere la scuola primaria quanto più vicina a casa. In questo modo i bambini faranno amicizia con le persone del quartiere e anche voi non dovrete faticare molto per portarli a scuola. Infine, se optate per una scuola vicino casa, avete la possibilità di organizzarvi in turni con gli altri genitori.

Informatevi sul POF

Il POF è il piano offerta formativa extrascolastico; esso comprende, dunque, tutti i corsi e le attività che si tengono a scuola al di là delle attività prettamente didattiche. Può essere molto comodo, soprattutto per i genitori che lavorano, scegliere una scuola che al pomeriggio ospita al suo interno attività sportive, artistiche, musicali o di educazione alimentare. In alcune scuole si organizzano anche attività sportive, quindi i genitori che lavorano possono evitare di accompagnare i bambini in palestra.

Valutate i servizi aggiuntivi

Alcune scuole prevedono anche dei servizi aggiuntivi, come prescuola o doposcuola. Quando dovete scegliere la scuola primaria, quindi, chiedete anche se c’è il servizio di prescuola con orario anticipato e di doposcuola con orario posticipato rispetto all’uscita. Alcuni istituti organizzano delle attività per tenere impegnati i bambini fino alle 18.

Chiedete agli insegnanti

La scuola primaria è un’istituzione in cui è fondamentale il ruolo dell’insegnate. Per questo è consigliabile fare domande all’open day, per capire come funziona il corpo docente. Tra le domande che potete fare, anche queste: quanti bambini ci sono in media per classe, se ci sono insegnanti di sostegno per chi ha problemi di apprendimento, se si organizzano uscite didattiche a mostre e spettacoli, come si regolano i docenti con i voti e quando finiscono i programmi.

Osservate la struttura

Quando dovete iscrivere i bambini alla scuola primaria, verificate anche la struttura prima dell’inserimento dei piccoli. L’edificio che ospiterà i bambini è di fondamentale importanza. Molti genitori partono con la valutazione dei rischi connessi ad essa, ad esempio verificano se si tratta di una struttura antisismica. Al di là di questo, osservate se l’istituto ha una palestra, una mensa ben organizzata, un cortile e delle aule ampie e luminose. Questi ambienti permettono di soddisfare tutte le esigenze dei più piccoli.

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