Le tecniche di respirazione durante il travaglio e il parto

respirazione parto
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Conoscere le tecniche di respirazione da praticare durante il travaglio e il parto è di fondamentale importanza; è dimostrato, infatti, che saper respirare nel modo giusto durante il travaglio aiuta sotto tre punti di vista, cioè ad alleviare i dolori delle contrazioni, a favorire la dilatazione del canale vaginale e facilitare quindi la discesa del bimbo. Chiaramente, non si può pensare di imparare a respirare proprio in quei momenti, ma è sicuramente utile imparare a farlo prima.

Perché le tecniche di respirazione aiutano

Oltre ad alleviare i dolori delle contrazioni del travaglio, a favorire la dilatazione del canale vaginale e facilitare quindi la discesa del bambino, imparare a respirare bene durante la gravidanza aiuta anche in questo periodo. Basti pensare che respirare nel modo corretto fa bene sempre, non solo in gravidanza, perchè permette di ossigenare meglio il sangue e di conseguenza anche tutti gli organi. In gravidanza, esercitarsi con le tecniche di respirazione, aiuta anche a placare l’ansia, grazie alla stimolazione di certi neurotrasmettitori antistress, chiamati catecolamine (per rendersi conto di questo effetto basta pensare a quando, magari, abbiamo provato a fare dei bei respiri profondi prima di affrontare una situazione particolarmente stressante, sicuramente aiuta!). Infine, in gravidanza, ossigenare meglio l’organismo significa anche ossigenare al meglio il feto; inoltre così facendo gli trasmetteremo anche il nostro stato di maggiore rilassamento e calma.

Le tecniche e gli esercizi di respirazione

Il primo esercizio di respirazione si può fare da seduta, su un tappeto, con la schiena appoggiata al muro, la testa dritta, le gambe incrociate e le mani appoggiate sulla pancia. Si comincia a respirare normalmente, senza forzare il respiro, ma percependo semplicemente l’aria che entra ed esce dai polmoni. Concentrarsi sul respiro aiuta ad allontanare il cervello da ansie e preoccupazioni e scrollarsi di dosso le tensioni (si tratta di una normale tecnica di meditazione).
Il secondo esercizio si pratica nella stessa posizione, imparando a respirare in modo più consapevole, svuotando i polmoni a partire dalla parte più alta per poi vuotare anche l’addome. A questo punto si resta qualche attimo in apnea, poi si inspira fino a riempire nuovamente i polmoni. Questo esercizio andrebbe ripetuto almeno per una decina di volte.
Il terzo esercizio è quello della respirazione circolare: solamente con il naso o con la bocca (senza cambiare durante la respirazione) comincia ad espirare ed inspirare l’aria senza fare interruzioni e cercando di fare respiri sempre più profondi, in modo da incamerare di volta in volta sempre più aria. È importante procedere con gradualità, perché all’inizio l’organismo non è abituato e si potrebbe provare una leggera sensazione di sbandamento. A poco a poco si avrà la sensazione che l’aria pervada tutto l’organismo, regalandoci una sensazione di benessere e rilassamento. Ripetere l’esercizio per 5-6 volte.

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