Rischio depressione per le donne che subiscono un aborto

L’aborto è una delle esperienze più traumatiche nella vita di una donna. Riprendersi psicologicamente dopo avere subito un aborto può richiedere degli anni. Anche la nascita di un bambino sano, dopo averne perso uno non è – in molti casi – risolutiva dello stato di profonda depressione in cui si rischia di precipitare.

E’ quanto emerge da uno studio condotto dalla University of Rochester Medical Center researchers e pubblicato sul British Journal of Psychiatry.

Il nostro studio dimostra chiaramente che la nascita di un bambino sano non risolve i problemi di salute mentale che molte donne hanno avuto in seguito a un aborto spontaneo o a un bambino nato morto‘, ha spiegato la professoressa di psichiatria Emma Robertson Blackmore.
Questa scoperta è molto importante perché, nel valutare se una donna è a rischio di depressione prenatale o postnatale, la perdita della precedente gravidanza di solito non viene presa in considerazione allo stesso modo di altri fattori di rischio quali una storia familiare di depressione, eventi di vita stressanti o mancanza di sostegno sociale. Sappiamo che la depressione materna può avere effetti negativi sui bambini e la famiglia. Se si propone un aiuto mirato durante la gravidanza per le donne che hanno già perso un bambino, possiamo essere in grado di migliorare la salute sia per le donne che i loro bambini‘, ha proseguito Robertson Blackmore.
I ricercatori sono giunti a tale conclusione dopo avere esaminato oltre 13mila donne in gravidanza che facevano parte dell’Avon Longitudinal Study, uno studio a lungo termine che ha visto coinvolti per diversi anni genitori e figli. A tutte le volontarie è stato chiesto di riferire l’eventuale numero di aborti e feti morti che avevano avuto in precedenza e i sintomi di ansia e depressione pre e post parto.
Non abbiamo trovato alcuna prova che i sintomi affettivi associati a precedenti perdite prenatali si risolvessero con la nascita di un bambino sano. Piuttosto, precedenti perdite prenatali ha mostrato una previsione persistente dei sintomi depressivi e d’ansia dopo quelli che convenzionalmente vengono definiti come il periodo post-natale‘, hanno concluso i ricercatori.
Le donne che avevano subito un aborto, sia che si trattasse di aborto spontaneo che no per il 13 percento accusava ancora sintomi di depressione due anni e mezzo dopo la presunta nascita. Il perdurare di sintomi depressivi era più lungo in chi aveva avuto addirittura due aborti prima della nascita di un bambino sano.
Grazie al riconoscimento precoce dei sintomi depressivi, questa ricerca potrà contribuire in maniera significativa a prevenire la malattia, suggerendo strategie per ridurre l’ansia e la depressione.

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Maria Salerno

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