Abito da sposa rosso: significato e storia

Abito da sposa rosso: significato e storia
abito sposa rosso

Sono in pochi a saperlo, ma l’abito da sposa rosso ha un significato e una storia che vengono da molto lontano. Oggi, la scelta di indossare un abito da sposa rosso per il matrimonio viene vissuta come una stravaganza o, se vogliamo , come il desiderio di stupire tutti i presenti.
In realtà, la tradizione, contrariamente a quanto si possa pensare non prevede che l’abito da sposa sia bianco. E’ bianco solo da un secolo a questa parte, infatti, prima tipicamente l’abito da sposa era rosso con significato di amore ardente.

Da qualche anno sono sempre più numerosi gli stilisti che propongono una sposa in rosso, ma qualora optiate per una scelta del genere dovete rendervi conto, che in realtà, vi ponete in continuità con la tradizione, senza affatto romperla come pensa la maggior parte della gente che ignora storia e origini dell’abito da sposa.

L’abito da sposa nasce rosso pressoché in tutte le culture, sia orientali che occidentali con significato di buona fortuna. In Cina, per esempio, ancora oggi gli abiti da sposa classici sono di colore rosso, anche se negli ultimi anni, sono sempre più numerose le spose che scelgono un abito bianco per seguire la moda occidentale. Altre, pur avendo optato per un modello occidentale, lo hanno scelto di colore rosso, o a volte dorato. L’abito rosso è tipico delle spose vietnamite e di quelle provenienti dalle zone settentrionali dell’India. Nelle zone meridionali dell’India, invece, l’abito nuziale è per tradizione il sari bianco.

In epoca rinascimentale, la moda prevedeva che gli abiti da sposa fossero realizzati con stoffe preziose come velluti, broccati e damaschi ed erano rigorosamente colorati in quanto sarebbero stati indossati anche successivamente al giorno delle nozze, in occasione di altri eventi importanti. Il colore più usato, comunque, rimaneva il rosso in quanto ritenuto non solo un colore augurale che propiziasse le nascite, ma anche un colore capace di scongiurare il male.

Nel 1840, la Regina Vittoria decise di sposarsi indossando un vestito bianco riccamente ornato di pizzi e merletti e all’epoca fu una scelta controcorrente che rompeva con la tradizione. Molte spose, ammirando le foto ufficiali che ritraevano la regina in bianco vollero imitarla (così come di recente è accaduto con Kate Middleton) e decisero di adottare il bianco come colore per le nozze. Prima del matrimonio della regina Vittoria, era possibile scegliere per il proprio abito da sposa qualunque colore, fatta eccezione per il nero, che tradizionalmente era associato al lutto.

Solo nel XIX secolo con il riconoscimento da parte della Chiesa Cattolica del dogma dell’Immacolata Concezione il bianco assume un significato particolare divenendo simbolo di purezza e verginità. Fu solo intorno agli anni ’30 del XX secolo che si affermò l’abito da sposa come lo intendiamo oggi: bianco, lungo, con il velo e un bouquet di fiori.

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