Saldi a Londra inverno 2011: è la Boxing Day

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La Boxing Day è, come da traduzione letterale, la giornata della boxe ma non intesa come sport nazionale da pratica in ogni dove. Cominciano i saldi a Londra ed è subito panico! E noi che pensavamo ai nostri italianissimi saldi e al suo calendario anticipato, a Londra si comincia addirittura il giorno di santo Stefano! I commercianti si aspettano molto da questi saldi, il freddo gelido che ha investito nelle ultime settimane l’isoletta inglese non ha permesso ai cittadini di fare shopping beatamente e molti hanno rimandato anche in vista dei saldi. Ieri però la ‘underground’ ha detto stop per 24 ore.

Ora vi chiedo secondo voi, è possibile che il servizio metropolitano posso aver bloccato lo shopping frenetico e spassionato dei saldi? Lo so, avrete sicuramente dato la risposta giusta; ovvio che no! Code umane fuori i negozi che ancora aprivano le porte, Mulberry, Harrods, Debenhams, Marks&Spencer e negli store dove c’è il negozio di scarpe più grande al mondo, Selfridges! Tutti riversati nella Oxford Street e nella Regent Street, nella Old Bond Street e a Piccadilly. Veri e propri assalti, accenni di rissa (purtroppo), sconti fenomenali, molti sono partiti subito dal 50% e da oggi alcune catene di abbigliamento propongono addirittura il tanto ambito 70%! In fondo alcuni commercianti stanno cercando di recuperare quello che a Natale non è entrato nelle loro casse ma state sempre attenti e cercate di evitare alle fregature. E via web il fenomeno è ancora più grosso! Alcune delle grandi catene hanno proposto addirittura il 75% di sconto a patto che l’acquisto venga fatto via internet e gli esperti hanno previsto un record di acquisti di circa 153 milioni di sterline! Inoltre a spingere i clienti ad acquistare freneticamente prima di gennaio è la legge che entrerà in vigore e che prevede l’aumento dell’iva sui prodotti dal 17,5% al 20%. Si parla addirittura di ‘austerity’ inglese, il governo ha varato dei tagli che prevedono dei grandi sacrifici del popolo britannico.

Noi sognatrici disperate di shopping, fashion addicted attente alle ultime tendenze, pensavamo già di fare una toccata e fuga con milioni di buste griffate a Londra ma la questione dell’iva e la disperazione del capitale inglese pare porci un freno. Ci fermerà?

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