L’autostima crolla a confronto con le star: è uno studio a metterlo in evidenza, sottolineando che il quotidiano e ripetuto paragone con le celebrities può generare la sensazione di fallimento, ansia e il sotterraneo pensiero di una personale incapacità relativa alle questioni della vita. Secondo Carlo Strenger, docente di psicologia della Tel Aviv University in Israele, l’appariscente vetrina del gossip internazionale non contribuisce a sviluppare personalità serene, infatti assistere ai traguardi raggiunti dai personaggi dello spettacolo sembra essere connesso al tragico timore di valere meno, all’ansia del fallimento. Spesso vediamo emergere talenti giovanissimi, con budget stellari e una famiglia più o meno facoltosa: il jet set della scena mondiale mostra un mondo onirico e parallelo, popolato di personaggi al limite dell’evanescenza e stili di vita a dir poco impensabili. Tuttavia, queste costituiscono davvero le rotte necessarie per incontrare l’autentica felicità? Fin da bambino l’essere umano è ovviamente chiamato a rendersi utile, crescere e costruire una realtà in cui rendersi partecipante attivo, ma di frequente il contatto con universi valoriali governati dal gossip tende ad allontanarci dai reali valori e le necessità che realmente percepiamo nei nostri cuori.
Carlo Strenger, docente di psicologia della Tel Aviv University in Israele, ha preso in considerazione il rapporto tra misurazione dell’autostima e confronto con le star di Hollywood.
Lo studioso, che ha analizzato il fenomeno per dieci anni, ha esaminato i suoi pazienti, nonché una lunga lista di ricerche testimonianti un aumento dei livelli di ansia e depressione.
‘Nasce l’homo globalis, un uomo creato dal sistema mediatico, che tende a confrontarsi non più con chi ha vicino, ma con le personalità più importanti, da diversi punti di vista, del mondo. Ciò, avrebbe determinato da una parte l’ossessione di diventare ricchi e famosi come i personaggi del mondo dello spettacolo, dall’altra la sensazione di essere insignificanti per non aver retto il confronto’ spiega il ricercatore.
Strenger ha pubblicato i risultati dello studio nel libro The Fear of Insignificance: Searching for Meaning in the Twenty-first Century: secondo il medico è necessario riscoprire un nuovo punto di vista sul mondo, investendo energie nei percorsi di autoconsapevolezza.
Se nei bambini l’autostima va insegnata e coltivata con le coccole e l’amore in realtà in ogni periodo della vita la comprensione dei nostri reali bisogni, desideri, gioie mostra di essere la magica e segreta chiave alchemica con cui guardare il mondo con occhi nuovi, con uno sguardo che sia di autentica verità.
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