Caraffe filtranti: sono pericolose o funzionano davvero?

Caraffe filtranti: sono pericolose o funzionano davvero?
caraffa

L’acqua del rubinetto costa meno di quella comprata al supermercato, evita il consumo di plastica e ci fa risparmiare tempo e fatica per il trasporto delle pesanti confezioni di acqua minerale. Ma secondo molti l’acqua del rubinetto andrebbe filtrata. Per questo sono state inventate le caraffe filtranti.
Qualcuno però sostiene che le caraffe filtranti siano pericolose o al limine sostanzialmente inutili. Qualcun’altro di contro le ritiene capaci di rendere l’acqua potabile senza ulteriori trattamenti migliorandone addirittura il gusto. Dove sta la verità?

Alcuni studi di Altroconsumo del 2007 sostengono che le caraffe filtranti sono pericolose e anziché migliorare la qualità dell’acqua, rischiano di peggiorarla. Anche alcune indagini della procura di Roma sulle caraffe filtranti hanno messo in luce come l’unico risultato rilevato da queste caraffe sarebbe l’impoverimento dell’acqua di calcio e sali minerali. Più che un traguardo raggiunto un rischio per la salute poiché priverebbe l’organismo di elementi preziosi per il nostro fabbisogno fisico.

La qualità dell’acqua di rubinetto è abbastanza buona pertanto l’uso della brocca per filtrare l’acqua si rivela inutile non solo quando le sostanze indesiderate sono del tutto assenti nell’acqua di partenza, ma anche quando sono presenti in tracce perché sotto ai limiti consentiti.

Secondo Altroconsumo alcune cartucce (come Brita) rilasciano ammonio in quantità superiore al limite di legge fissato per le acque destinate al consumo umano. Le brocche tengono a bada i solventi, ma il ristagno dell’acqua nella caraffa causa un generale peggioramento della qualità microbiologica (la carica batterica) e chimica (l’aumento di nitriti) dell’acqua. I risultati che emergono dai test effettuati da Altroconsumo fanno riferimento a un uso delle caraffe filtranti in condizioni ottimali: se l’utilizzo non dovesse essere così accorto, i rischi potrebbero anche aumentare (soprattutto la proliferazione batterica).

Un altro dubbio è legato al progressivo deterioramento del filtro, che renderebbe le caraffe filtranti sostanzialmente inefficaci se non un possibile incubatore batteriologico.

Pericoli a parte, tenuto conto che le caraffe filtranti hanno un costo che si aggira tra i 15 a 40 euro e che i filtri mensili (in confezioni da tre/quattro) costano dai 15 ai 25 euro il costo complessivo del filtraggio domestico dell’acqua non può essere paragonabile a sistemi professionali di filtraggio o potabilizzazione ottenendo come unico risultato quello di migliorare il sapore di un’acqua che è già buona e potabile.

Ad ogni modo se avete acquistato una caraffa filtrante – come suggeriscono le istruzioni – sarebbe opportuno conservare l’acqua in frigorifero e consumarla entro la giornata.

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