Condizionatori: fanno male alla salute? Li usiamo in estate e qualche volta nel primo autunno, senza capire quanto possano farci, effettivamente, male alla salute. Sicuramente ci danno sollievo nelle giornate più torride. Mal di testa, dolori alle ossa, fastidio alla gola, sono solo alcune delle controindicazioni legate all’esposizione eccessiva all’aria refrigerata artificialmente. Spesso ce ne rendiamo conto accusando questi piccoli fastidi al mattino, quando magari abbiamo tenuto acceso il climatizzatore per tutta la notte. E allora? I condizionatori fanno male alla salute, di adulti, bambini ed anziani? Come salvaguardare il nostro benessere?
I condizionatori fanno male alla salute di adulti e bambini? E, come utilizzarli per evitare tutti gli acciacchi che generano a volte? In realtà, i condizionatori possono rivelarsi parecchio utili, anche per gli anziani e i più piccoli. Ad esempio, è stato stimato che, nelle comunità di ultra 65enni che usano i condizionatori, si registra il 17% di ricoveri in meno per patologie cardiovascolari e respiratorie rispetto alle comunità con meno condizionatori.
Anche sul lavoro il condizionatore può rivelarsi un vero e proprio toccasana, per limitare l’arsura nei giorni di caldo torrido. Stando ad alcuni studi, infatti, al lavoro, grazie all’aria condizionata, si evitano cali di produttività. Pare infatti che la temperatura ideale per lavorare sia di 20°C e che a 24 °C la produttività scenda del 15%, mentre gli errori aumentino del 25%.
Insomma, in alcuni casi, l’aria condizionata può essere davvero provvidenziale. I piccoli dolori alle ossa e gli altri fastidi, però, spesso si avvertono. Come mai? Quando fanno male i condizionatori?
Ebbene sì, l’aria condizionata può creare anche dei problemi e dei piccoli fastidi. Più in particolare, il getto diretto delle bocchette può causare tracheiti, bronchiti, torcicollo, otite, mal di testa e di schiena. Inoltre, l’eccessiva deumidificazione dell’aria può associarsi a secchezza e arrossamento oculare, soprattutto in chi indossa le lenti a contatto, che tendono a seccarsi. Insomma, si tratta dei tipici acciacchi che, però, possono essere limitati evitando, anzitutto, il contatto diretto con le bocchette del condizionatore. Ma, l’aria condizionata fa male anche ai polmoni?
Sì, l’aria condizionata può far male anche ai polmoni. In particolare c’è il rischio di polmoniti da batteri che crescono nei filtri degli apparecchi vecchi. Per questo, è necessario provvedere periodicamente alla sostituzione dei filtri interni al condizionatore. Inoltre, in estate, per evitare il raffreddore da condizionatore, sarebbe bene che fra la temperatura ambientale e quella esterna non ci siano più di 7 °C. Inoltre, vanno sempre evitati i bruschi sbalzi di temperatura.
I dolori articolari nei bambini e negli adulti sono tra i fastidi tipici legati all’uso del condizionatore. Il torcicollo, in particolare, è tra i dolori più diffusi.
Per evitarli, si raccomanda di non lasciare mai il condizionatore acceso ininterrottamente e di utilizzarlo solo nelle ore più calde della giornata. Come già accennato, per evitare anche i bruschi sbalzi di temperatura, l’impianto va mantenuto ad una temperatura di massimo 7 gradi di scarto rispetto alla temperatura esterna.
L’aria condizionata fa male al neonato ed al bambino? Può creare problemi come mal di testa e nausea? In realtà, i danni dell’aria condizionata sui bambini sono sopravvalutati. In alcuni casi, infatti, l’aria condizionata può rivelarsi davvero utile. Il caldo torrido, infatti, potrebbe essere ancor più dannoso per i bambini e i neonati.
Le controindicazioni, però, sono dietro l’angolo e sono le stesse che sono state esposte in precedenza. Per evitarle, è bene porre in essere tutti gli accorgimenti cui si è fatto cenno in precedenza: cambiare i filtri regolarmente, evitare gli sbalzi di temperatura e regolare correttamente la temperatura. L’aria condizionata calda, invece, fa sicuramente meno male di quella fredda, sia agli adulti che ai bambini. Anche in questo caso, però, la parola d’ordine è: moderazione!
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