Il dentifricio, è uno dei prodotti per l’igiene e la cura della persona, che non mancano mai in casa. Chiunque ne ha scorte, poiché ogni volta che andiamo a fare la spesa, ne acquistiamo di nuovi.
L’obiettivo comune, è avere denti bianchi, lucenti, puliti, per questo si cerca il prodotto miracoloso, quello al carbonio, quello alla menta, quello alle erbe, in grado di dare i risultati migliori. A volte si spendono cifre importanti, proprio per fare tentativi su tentativi nella speranza che sia sempre quello giusto.
Poi il risultato finale non cambia, si rimane delusi, ma si prosegue comunque con gli acquisti folli, a volte purtroppo senza dare troppa importanza alle componenti del prodotto, che in realtà dovrebbero richiamare più di qualunque altra cosa la nostra attenzione.
Il risultato degli studi condotti in laboratori svizzeri
Può capitare soprattutto in periodi come questo, in cui i richiami e le allerte sono continui, che si senta parlare di prodotti tossici. Sono prodotti che fanno malissimo alla salute e che sarebbe meglio buttare, qualora fossero presenti tra le mura di casa. In questo caso, ciò che è stato scoperto, a seguito di studi, verifiche e controlli, presso vari laboratori svizzeri, è che in commercio ci sono dentifrici al veleno, per eccellenza.
Secondo dei test condotti da K-Tipp, alcuni dentifrici sono cancerogeni, poiché contengono delle nanoparticelle particolarmente pericolose per la salute dell’uomo. Ciò che tutti lamentano, è che nonostante siamo nel 2022, ci sono troppi prodotti che si usano per l’igiene dentale e per l’igiene della persona in generale, che contengono ingredienti, pericolosi per la salute.
La rivista K-tipp, si è soffermata su 14 dentifrici e ne ha analizzato il contenuto, aspettandosi di rilevare l’assenza di nanoparticelle di biossido di titanio. Purtroppo però, non è così che è andata. Il biossido di titanio, è composto da particelle piccolissime, molto pericolose per la salute dell’uomo perché penetrano nella mucosa della bocca e raggiungono facilmente tutte le zone del corpo, compreso l’intestino, andando a causare non soltanto infiammazioni, ma anche tumori e malattie molto gravi.
Cosa dice l’autorità Europea per la sicurezza alimentare
Secondo quando è stato rivelato dai produttori del dentifricio al veleno, il biossido di titanio presente nei tubetti è in piccole quantità, per questo è ritenuto sicuro. Queste quantità, vengono lavate via facilmente durante il risciacquo dei denti e lo spazzolamento. Difficilmente particelle di biossido rimangono nella bocca o vengono ingerite.
Nella questione è subito intervenuta anche l’autorità Europea per la sicurezza alimentare. L’autorità ha cercato di rassicurare e rasserenare i consumatori, affermando che le persone sane non devono temere nulla anche in caso di ingestione delle molecole. La stessa autorità, però aggiunge, che dovranno essere condotti ulteriori studi, per andare a confermare il tutto e cercare di capire quale può essere l’impatto del biossido di titanio nei neonati o se questo può avere conseguenze sulla fertilità.
Quali sono i dentifrici più sicuri e quelli da evitare
Le nanoparticelle, si trovano in quasi tutti i dentifrici analizzati, 11 su 14 sono stati definiti dentifrici al veleno. Tra questi sono completamente privi di biossido il Colgate Fresh Gel, il Candida Fresh Gel e il Meridol Balsam, consigliati sia per gli adulti che per i bambini.
Per fare acquisti corretti, si consiglia di leggere sempre l’etichetta dei prodotti e verificare che non sia presente il biossido di titanio. Solitamente, questo è indicato con la dicitura Titanium dioxide. Si consiglia di fare particolare attenzione soprattutto per l’acquisto di prodotti legati all’igiene personale dei bambini, poiché questi ultimi sono in pericolo rispetto agli adulti.
Cos’è il biossido e cosa causa
Il biossido di titanio, viene utilizzato anche come colorante alimentare. Rende gli alimenti più appetitosi, è presente in molti cosmetici, farmaci e infine nelle vernici. Per quanto riguarda gli alimenti, è facile trovare il biossido nelle salse, nelle zuppe e nei brodi.
Entrare a contatto con il biossido di titanio espone al rischio di danneggiamento del materiale genetico delle cellule. Può avere importanti conseguenze cancerogene o determinare effetti negativi a livello riproduttivo. Non sono esclusi timori di genotossicità. Non è possibile, almeno per il momento, indicare quali potrebbero essere le dosi di consumo consigliate e innocue per la salute dell’uomo.