I sintomi e le cause della depressione maggiore sono diversi. Ma, qual è la cura in questi casi? Le patologie mentali sono sempre più diffuse, sia tra le donne che tra gli uomini. In questi casi il sintomo più importante è l’apatia e la mancanza di interesse verso tutto e tutti. L’umore, quindi, può essere altalenante o stabilmente depresso. La causa scatenante è, per lo più, un evento psico-sociale stressante (come un lutto, un divorzio o una grave malattia). Ma, quali sono gli altri sintomi del problema, le cause e la cura possibile? La depressione maggiore non deve essere sottovalutata.
Depressione maggiore, i sintomi fisici
Come capire se si soffre di depressione? I sintomi fisici e psichici della depressione maggiore sono diversi. Solitamente, questa forma di depressione si manifesta con estrema tristezza, facilità al pianto, irritabilità, agitazione e irrequietezza. Solitamente, questa forma di depressione si accompagna anche a scarsa autostima, senso di inutilità, ridotta capacità di pensare lucidamente, difficoltà di concentrazione, perdita di interesse nello svolgimento di attività abituali, pessimismo e tendenza all’isolamento. Oltre a questi sintomi psichici, possono manifestarsi anche sintomi fisici. Tra questi: mal di testa, stanchezza e spossatezza, disturbi del sonno, calo del desiderio sessuale, alterazioni del peso e dell’appetito. Nei casi più gravi, infine, possono aversi anche attacchi di panico e ansia generalizzata. E, se non trattata adeguatamente, la depressione maggiore può portare anche a pensieri ricorrenti di morte e di suicidio.
Depressione maggiore, le cause
La depressione maggiore ha diverse cause e può colpire chiunque. Si può trattare sia di cause di natura biologica che psicologica. Nel primo caso a rilevare è una predisposizione genetica; alcuni soggetti, infatti, nascono con un rischio maggiore di sviluppare la depressione. Quando le cause sono legate a fattori psicologici, invece, dipendono da episodi psico-sociali, come la perdita di un lavoro, un lutto, la separazione dei genitori nei bambini o la perdita della persona amata. A prescindere dalle cause scatenanti, comunque, il disturbo depressivo maggiore non è da trascurare, perché può condurre anche al suicidio. A differenza della comune depressione, infatti, la depressione maggiore si caratterizza per una maggiore intensità dei sintomi. E infatti questa forma di depressione conduce, come rilevano diversi studi, al suicidio in almeno il 15% dei casi. Inoltre è stato riscontrato anche che, nei soggetti con più di 55 anni di età, la frequenza di morte per suicidio aumenta di ben quattro volte rispetto a chi ha un’età inferiore.
Depressione maggiore e invalidità
La depressione maggiore cronica può essere riconosciuta anche ai fini dell’accertamento dell’invalidità civile. La depressione, infatti, specie in questi casi, può risultare effettivamente invalidante per la vita sociale e lavorativa del soggetto. Se si riscontrano i sintomi della depressione maggiore, quindi, si consiglia – specie se sono particolarmente gravi – di rivolgersi ad un patronato, per iniziare l’iter procedurale atto ad ottenere la percentuale d’invalidità civile riconosciuta per tale patologia. Lo stesso si può fare nel caso di depressione endogena.
Depressione maggiore, la cura
La depressione maggiore o disturbo depressivo maggiore (riconosciuto anche dal dsm 5) viene generalmente trattato con la somministrazione di farmaci specifici. Quelli più usati in questi casi sono gli antidepressivi (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, antidepressivi triciclici o inibitori delle monoamminossidasi). Questi farmaci possono essere abbinati alla psicoterapia cognitivo-comportamentale da seguire presso lo psicologo.