Displasia mammaria: tipologie, sintomi e cure

diplasia mammaria
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Quali sono le tipologie, i sintomi e le cure per la displasia mammaria? In medicina la displasia mammaria, o mastopatia fibrocistica, più che una malattia vera e propria, è un’alterazione benigna dei tessuti del seno. Si tratta di un fenomeno così diffuso tra le donne in età fertile, che alcuni medici non la considerano neppure una vera e propria malattia, ma piuttosto una condizione quasi fisiologica. Le donne che ne sono interessate hanno un’età compresa tra i 20 e i 50 anni e riportano un’alterazione dei tessuti del seno, che può essere o cistica o fibrosa. Ma, come riconoscere questa anomalia? Di cosa si tratta veramente?

Cos’è

Già il termine medico displasia chiarisce di che tipo di anomalia stiamo parlando. Questa parola indica generalmente uno sviluppo anomalo di alcune cellule di un organo o di un tessuto. In altre parole, in questi casi, si assiste ad una proliferazione disordinata delle cellule, che possono variare nella forma, nelle dimensioni, nella collocazione e nella loro modalità organizzativa, rispetto a quelle che si sviluppano normalmente. Come anticipato, poi, l’alterazione cellulare può essere fibrosa o cistica. Nel primo caso si ha la formazione di piccoli noduli di natura fibrosa, mente nel secondo, di piccole cisti contenenti liquido. Inoltre, generalmente, la displasia mammaria fibrosa è bilaterale (cioè interessa entrambi i seni), mentre quella cistica non ha sempre questa caratteristica. Ma quali sono i sintomi di questo sviluppo cellulare anomalo?

Sintomi

La displasia mammaria può manifestarsi con: dolore localizzato alla zona del seno (che compare soprattutto in corrispondenza del periodo dell’ovulazione e durante le mestruazioni), ma anche con sensazione di tensione, pesantezza e ipersensibilità al tatto. Comunque, questo disturbo, può essere anche del tutto asintomatico o esserlo per svariati anni.

Cause

La causa principale della displasia mammaria sta nell’azione degli ormoni. Non è un caso, infatti, che a menopausa inoltrata il disturbo tenda a scomparire spontaneamente. Sicuramente, poi, può incidere anche la familiarità; in questi casi è più probabile sviluppare la displasia mammaria.

Diagnosi e cure

Per la corretta diagnosi della displasia mammaria in genere vengono prescritti alcuni esami; la mammografia, l’ecografia e la biopsia, sono quelli possibili in questi casi. Per quanto riguarda le cure, invece, non trattandosi di una vera e propria patologia, spesso non sono neppure necessarie. Solo in caso di dolore acuto, il medico può decidere di prescrivere degli antinfiammatori, oppure optare per lo svuotamento delle cisti mammarie o la rimozione chirurgica dei noduli.

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