Le donne avrebbero uno strettissimo legame con lo stress, tanto da esserne geneticamente predisposte. Se le donne vi sono sempre sembrate vittime dello stress molto più degli uomini, che spesso riescono a mantenere calma e sangue freddo (praticamente ghiacciato) in molte occasioni della vita quotidiana, sappiate che questo legame potrebbe non essere accidentale. Una recente ricerca avrebbe infatti dimostrato che alla base della maggior incidenza dello stress sull’equilibrio psichico femminile si troverebbero cause genetiche. Siamo soliti pensare che la gestione familiare e le incombenze della casa, sommate a ritmi di vita vorticanti nonché una professionalità che oggi viene spesso vissuta a tempo pieno dalle donne, contribuiscano a un acutizzarsi delle forme di stress, tuttavia la risposta si troverebbe invece nel dna. Le donne, secondo lo studio effettuato, sarebbero preda di stress post traumatico, nonché ansia e depressione in percentuale maggiore rispetto agli uomini in quanto più sensibili per cause biologiche. L’articolo è stato pubblicato online sulla rivista Molecular Psychiatry: attraverso l’indagine i ricercatori hanno spiegato che il cervello delle donne sarebbe più sensibile all’ormone CRF, dalla lingua inglese corticotropin-releasing factor, fattore di rilascio della corticotropina, che viene prodotto nei momenti di ansia e coinvolto nella gestione dello stress. Dobbiamo davvero credere che le donne siano maggiormente stressate per motivi legati alla genetica? Il dubbio continua ad aleggiare.
Gli studiosi che hanno preso parte all’indagine hanno analizzato gli effetti dello stress su topolini maschi e femmine.
Cosa è emerso dalla ricerca? I neuroni delle femmine si sono dimostrati più sensibili alla presenza dell’ormone e meno capaci di gestirne alti livelli.
Al riguardo i medici hanno spiegato: ‘Sebbene ulteriori ricerche siano certamente necessarie per determinare se questo stesso meccanismo valga anche per gli uomini, lo studio può aiutare a spiegare perché le donne sono due volte più vulnerabili degli uomini ai disturbi legati allo stress’
Come enunciato da Rita Valentino, neuroscienziato appartenente al Children’s Hospital of Philadelphia negli Stati Uniti e alla guida della ricerca, le donne sarebbero biologicamente predisposte a malattie come lo stress.
In precedenza la maggior parte delle ricerche erano state condotte su cavie di sesso maschile e al riguardo la studiosa ha dichiarato: ‘Le differenze sessuali potrebbero essere passate inosservate. I ricercatori dovrebbero tenere presente queste differenze di genere nello studio degli antagonisti dell’ormone CRF per il trattamento della depressione’. I gender studies fanno il loro ingresso in laboratorio: aria che progetta di assaporare svolte significative.