Helicobacter pylori: dieta, sintomi e terapia

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Helicobacter pylori: dieta, sintomi e terapia, quali sono? Se soffrite di gastrite cronica la causa potrebbe essere proprio l’helicobacter pylori, un fastidioso batterio che spesso la determina. In questi casi va studiata e seguita una dieta apposita, che riduca o limiti drasticamente i cibi grassi, la caffeina, ma anche lo stress! Ma quali sono i sintomi per una corretta diagnosi? E come intervenire con la dieta?

I sintomi cui prestare attenzione

La gastrite da helicobacter ha come sintomi principali: la nausea, il bruciore di stomaco e il reflusso gastroesofageo, la difficile digestione, il vomito, il dolore addominale, il gonfiore e la sensazione, più o meno costante, di sapore acido in bocca. Infine, in alcuni casi, si sviluppano anche manifestazioni dermatologiche, come l’orticaria. Il consiglio è quello di rivolgersi ad un gastroenterologo, perchè si tratta di un problema da non sottovalutare.

La terapia consigliata

Quale terapia seguire in questi casi? Alcune linee guida possono consentire una corretta eradicazione dell’helicobacter pilori. Anzitutto, è fondamentale eseguire il breath test all’urea, che è un esame semplice, non invasivo e di grande accuratezza diagnostica, ampiamente utilizzato in gastroenterologia per la diagnosi di questo batterio. Qualora il test del respiro dovesse risultare positivo, si interviene con la cura più indicata. In generale, le terapie attualmente indicate sono: le “triplici terapie” e la “terapia sequenziale”(basate comunque sulla somministrazioni di farmaci per periodi determinati di tempo). Infine, anche la dieta può aiutare a prevenire e curare questa patologia.

La dieta da seguire

In caso di gastrite da helicobacter è consigliato sempre masticare lentamente, proprio per favorire la digestione. Tra gli alimenti che è possibile consumare in questi casi: latte (meglio se parzialmente scremato), yogurt magro, carni bianche e pesce magro, formaggi magri, olio extravergine di oliva, verdure cotte (soprattutto cavoli, cavolfiore, broccoli, broccoletti, verze, cavolini di Bruxelles e patate), frutta (come limoni, mandarini, arance, cedro, ananas, ribes, melograno e frutta secca). Da evitare, invece, le carni e i pesci grassi, lo scatolame, le bibite gassate o alcoliche, il caffè e il tè, i cibi fritti, tutti i formaggi grassi (come gorgonzola e pecorino) e i piatti troppo conditi. Un menù tipo contro la gastriteda helicobacter, quindi, può comprendere: a colazione un bicchiere di latte scremato, con del pane con formaggio magro e come spuntino di metà mattina una pera, anche cotta. A pranzo potrete consumare della zuppa di verdure o un minestrone con delle fettine di manzo e come frutto una banana. Per merenda potete optare per una fetta biscottata con del miele e come cena per della verdura cotta con del prosciutto cotto senza grasso e del formaggio magro, come dessert potete assumere un frutto come una pesca. Insomma, la dieta contro questo fastidioso batterio deve essere all’insegna dei cibi salutari (come le verdure) e di quelli magri e leggeri.

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