I jeans stretti possono causare meralgia parestesica

Jeans stretti
Jeans stretti

Le ultime tendenza di moda hanno diffuso l’utilizzo dei jeans stretti, ora chiamati skinny jeans, perché appunto aderenti alla pelle, dalla gamba alla caviglia; se il loro pregio è quello di esaltare un fisico magro e asciutto, il difetto potrebbe risiedere proprio nella loro conformazione. Il fatto di stringere tutta la gamba può infatti causare dei problemi derivanti dai danni ai nervi. A sostenerlo è la dottoressa statunitense Karen Boyle del Greater Baltimore Medical Center. Ovviamente molto dipende dall’uso e da quanto tempo viene indossato un jeans molto stretto, ma vediamo nel dettaglio cosa ha denunciato la Boyle.

Il disturbo causato dagli skinny jeans sarebbe identificato con il nome di meralgia parestesica, derivante dalla compressione di fasci di nervi lungo la coscia.

I sintomi
Questa condizione si manifesta con intorpidimento e formicolio della coscia, lateralmente; oltre a questo sintomo più frequente, si possono riscontrare anche bruciare sulla superficie della gamba e, più raramente, dolore nella zone inguinale o nell’area dei glutei.

Le cause
Come accennato, la meralgia amerge nel momento in cui si comprime (restando schiacciato sotto il legamento inguinale) il nervo laterale cutaneo del femore; dal punto di vista della mobilità non cambia nulla, perché questo nervo è sensitivo, quindi vengono prodotti formicolio o dolore, ma i movimenti non vengono influenzati.
Le cause, oltre all’utilizzo di jeans stretti, sono da rintracciare anche nei tacchi alti, nell’obesità, in una lesione del nervo per incidente o diabete, o ancora a causa di un precedente intervento chirurgico.
Ovviamente la possibile combinazione di più cause complica il quadro clinico e accentua i sintomi.

Diagnosi e trattamento
La diagnosi della meralgia parestesica viene eseguita da un dottore toccando la gamba nella zona dolorosa e interrogando il paziente circa le sue abitudini. In caso di dubbi, soprattutto per escludere la presenza di altre patologie, il medico può consigliare dei raggi X oppure un’elettromiografia (EMG).

Il trattamento è molto semplice e consiste essenzialmente nell’allentare la pressione sul nervo, evitando di indossare pantaloni molto stretti (o limitarne l’uso a situazioni particolari), tacchi alti per lungo tempo e, nel caso ce ne fosse bisogno, perdere peso.

Il problema sollevato dalla dottoressa Boyle non è di certo nuovo, ma è comunque doveroso, da parte della comunità scientifica, avvertire la popolazione circa i possibili rischi che insorgono quando si segue una moda.

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