Cosa provoca mangiare troppa carne? Gi studi in materia sono ormai tantissimi e spesso si tende a distinguere tra la carne rossa e la carne bianca. Secondo alcuni, infatti, la carne rossa sarebbe più dannosa per l’organismo di quella bianca. Ma è davvero così? E cosa accade se mangiamo troppa carne?
Perché mangiare carne fa male
Da un lato c’è chi demonizza la carne rossa, ritenendola la maggiore responsabile di molte delle malattie più importanti che oggi provocano la nostra morte, tra cui anche il cancro. Al riguardo, si può citare un recente studio sulla correlazione tra il consumo di carne, specie se molto lavorata (come quella di hamburger, salsicce wurstel o in scatola) e la morte prematura. La ricerca ha purtroppo condotto a questo risultato e cioè che il consumo di questo tipo di carne aumenta il rischio di morte prematura. Il maxistudio, coordinato da Sabine Rohrmann dell’Università di Zurigo su quasi mezzo milione di individui di 23 paesi, ha rilevato che ogni anno il 3% dei decessi prematuri potrebbe essere prevenuto se le persone mangiassero meno carne. Pubblicata sulla rivista BMC Medicine, la ricerca ha stimato che ogni anno il 3% dei decessi prematuri potrebbe essere prevenuto se le persone mangiassero in media meno di 20 grammi di carne insaccata o lavorata al giorno. Come è stato osservato da altri ricercatori, poi, come Maryse Bouchard, ricercatrice del “Department of Environmental and Occupational Health” (University of Montreal), la carne sarebbe dannosa soprattutto perché aumenta la tossicità dell’urina e sovraccarica quindi l’attività dei reni. Di fatto, mangiando carne, il contenuto di acido urico dell’urina aumenta da tre a dieci volte. Alla luce di questo, è da ricordare che l’acido urico, in combinazione con altre tossine, è considerato da molti ricercatori il più attivo di tutte le sostanze che producono le malattie. Non a caso, qualche anno fa, un gastroenterologo fece trasalire il mondo della medicina affermando che “l’ulcera dello stomaco è una malattia riservata a chi mangia carne”. Ancora, è stato dimostrato, nei laboratori di Fisiologia di Harvard, che il consumo di carne causa un’accelerazione del battito cardiaco sorprendente per velocità e durata. Dopo un pasto di carne, infatti, l’aumento dei battiti cardiaci va regolarmente dal 25 al 50% sopra il livello rispetto al digiuno e persiste, da 15 a 20 ore, raggiungendo un totale di molte migliaia di battiti in più. Un pasto ricco di proteine animali causa quindi un sovraccarico di lavoro anche per il cuore. Ricordiamo, infine, gli studi statistici in merito. Secondo alcune ricerche condotte dopo la guerra mondiale, quando le popolazioni si nutrirono soprattutto di frutta e verdura, ci fu una riduzione di un terzo della mortalità, oltre a una grande riduzione delle malattie. Si osservò, infatti, che alcune patologie come il diabete, l’obesità, la gotta, i disturbi digestivi, i problemi del fegato e dei reni e altre malattie legate all’alimentazione sparirono quasi completamente.
Perché, invece, mangiare carne fa bene
Dall’altro lato c’è chi sostiene che mangiare carne in quantità moderata (e cioè nella misura massima di due o tre pasti alla settimana tra rossa e bianca) non faccia male, anzi sia fondamentale per introdurre nell’organismo amminoacidi essenziali, vitamine del gruppo B e ferro. Inoltre, secondo i nutrizionisti, la differenza fondamentale tra carne rossa e carne bianca starebbe nel diverso contenuto di colesterolo (più alto in quella rossa) e nel diverso tipo di grassi contenuti (più protettivi quelli della carne bianca in forma di Omega 3).
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