Da tempo è ben nota la battaglia dell’America contro le sigarette, ma ora il sindaco di New York rincara la dose: il rappresentante della Municipalità della Grande Mela ha reso noto un’ulteriore restrizione. A breve il divieto di fumare verrà esteso anche nei luoghi all’aperto: si spegne l’ultima sigaretta a Central Park.
Mentre la California estende il divieto del fumo a parchi e spiagge e a New York le sigarette sono arrivate a costare 11 dollari, il sindaco Michael Bloomberg continua indefesso la battaglie a stelle e strisce contro il tabacco.
Finora il sindaco è giunto a vietare tutti i posacenere nei luoghi pubblici poiché inciterebbero ad accendersi una sigaretta, ma ora il campo d’azione dei fumatori verrà ulteriormente ristretto grazie a un’ordinanza che impedirà di fumare anche nei luoghi all’aperto quali spiagge e parchi.
New York possiede 22 chilometri di spiaggia e oltre 1.700 chilometri di verde pubblico, divisi tra parchi e campi da gioco. Persino il cuore nevralgico del centro città dovrà accontentarsi dello smog e bandire sigari e sigarette: fumare sarà proibito anche a Times Square.
Il divieto di fumare attualmente è già in vigore nei bar e nei ristoranti di New York, ma a breve verrà esteso ai luoghi all’aperto. Sono previste multe fino a 250 dollari per chi fumerà a Central Park o a Coney Island, la popolare spiaggia di Brooklyn.
‘La scienza è chiara in materia: un’esposizione prolungata al fumo passivo nuoce alla salute. E’ giunto il momento di agire su questo problema’ ha spiegato Bloomberg, ex fumatore.
Graydon Carter, editore di Vanity Fair, di recente ha ricevuto un mandato di comparizione perché colpevole di conservare alcuni posacenere in ufficio.
‘Li conservo perché mi ricordano la mia giovinezza. Quando siamo stati multati non erano in uso, né contenevano mozziconi’ ha spiegato Carter, il quale ha aggiunto: ‘Qualsiasi città che consenta di tenere in ufficio una pistola carica ma non un portacenere, ha una scala di priorità molto discutibile’.
La misura sul divieto di fumo all’aperto deve ancora essere ufficialmente approvata dal consiglio municipale di New York, tuttavia a parere di Bloomberg si tratta solo di una formalità.
I newyorkesi si possono ritenere fortunati che chi gode dei poteri di gestione della Grande Mela non sia un ex obeso. Altrimenti si sarebbe assistito a una sequela di maxi multe per tutti i golosi di dolci e affini.
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