Noduli alla tiroide: sintomi, rimedi e cure

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I sintomi, le cause e i rimedi per i noduli alla tiroide sono diversi. Il nodulo tiroideo è costituito da un piccolo ammasso di cellule, che si forma alla base del collo. Nella maggior parte dei casi si tratta di formazioni benigne, ma non è da escludersi del tutto che possa trattarsi anche di tumori maligni. Proprio per questo, è necessario controllare periodicamente l’evoluzione del nodulo e valutare una sua possibile asportazione chirurgica. In particolare, non andrebbero mai trascurati gli accrescimenti repentini e significativi. Ma, quali sono i sintomi dei noduli alla tiroide?

Sintomi

Come anticipato, il più delle volte, i noduli tiroidei (che si distinguono anche tra caldi, freddi o vascolarizzati) sono tumori benigni (adenomi o cisti) che vanno tenuti, comunque, sempre sotto controllo. In genere sono del tutto asintomatici, ma non è escluso che si registrino delle manifestazioni particolari. I sintomi più comuni, in questi casi, sono: tachicardia, sudorazione eccessiva, nervosismo ed agitazione. Va anche detto che, i noduli di grosse dimensioni, possono essere fastidiosi e provocare anche senso di tensione e peso al collo o creare problemi estetici. Infine, i noduli duri, che hanno più probabilità di essere carcinomatosi, possono causare anche voce rauca, difficoltà nella deglutizione o nella respirazione e ingrossamento dei linfonodi del collo.

Cause

Le cause dei noduli alla tiroide sono soprattutto di tipo genetico. La familiarità, quindi, rappresenta sicuramente un fattore predisponente. Altre cause scatenanti o concomitanti possono essere: esposizione a irradiazioni sul collo (specialmente in età giovanile), fumo di sigaretta e condizioni ambientali (ad esempio nel caso in cui si viva in zone a carenza iodica, motivo per cui si raccomanda l’uso del sale iodato).

Cure e rimedi

I noduli alla tiroide sono pericolosi? In realtà molto dipende dal tipo e dalle sue caratteristiche (accrescimento e durezza) . Anche le cure e i rimedi variano a seconda che si tratti di formazioni benigne o maligne. Nel primo caso, si interviene per lo più con trattamenti a base di iodio radioattivo 131 o con farmaci per la cura dell’ipertiroidismo. Solo in rari casi lo specialista consiglia l’asportazione chirurgica. In genere il medico opta, quindi, per un monitoraggio costante delle dimensioni e per una terapia farmacologica. Viceversa, l’intervento chirurgico, si rende necessario quando i noduli causano disturbi o quando si è in presenza di un nodulo maligno. Nei casi più gravi si può pensare anche di asportare l’intera tiroide con i linfonodi locali.

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