Pillola dei 5 giorni dopo approvata dall’AIFA

Pillola dei 5 giorni dopo approvata dall'AIFA
Pillola dei 5 giorni dopo approvata dall'AIFA

Novità sulla pillola dei 5 giorni dopo, è stata infatti recentemente approvata dall’AIFA (Agenzia italiana del farmaco) che ne ha autorizzato la distribuzione nelle farmacie italiane. La nuova pillola del giorno dopo si chiama EllaOne e in realtà era già in produzione dal 2010 ma visto che erano stati sollevati alcuni dubbi sul fatto se fosse o meno un farmaco abortivo, si è dovuto attendere il consenso al Consiglio Superiore della Sanità che infine ha di fatto catalogato EllaOne come un contraccettivo d’emergenza e non come un farmaco abortivo

Ovviamente siccome questo è un farmaco per evitare una gravidanza indesiderata, ha sollevato una serie di polemiche, cosa che accade sempre in Italia quando si trattano di questi argomenti legati al tema della contraccezione e della gravidanza delle donne che però fortunatamente i medici non condividono. Abbiamo parlato proprio alcuni giorni fa della pillola anticoncezionale al drospirenone e del rischio trombosi più alto secondo la FDA che però andrà ancora accertato in questi mesi e oggi parliamo invece della tanto contestata pillola dei cinque giorni dopo EllaOne che i medici definiscono sicura, non essendoci prove accertate di pericolo per la salute anche se assunta a fecondazione avvenuta.
 
L’iter per l’approvazione di questo farmaco è stato in effetti un lungo calvario, durato due anni e tre mesi che ha ricordato tanto quello per la pillola abortiva RU486 di cui abbiamo parlato tempo fa vedendo nel dettaglio come funziona e come si usa. I problemi sono nati quando il Consiglio Superiore di Sanità pur avendone approvato la distribuzione e l’utilizzo, ne ha però vincolato l’utilizzo a un test di gravidanza fatto prima per evitare i danni a un eventuale feto.
 
Bisogna dire che nei 21 paesi in cui la pillola è stata commercializzata nessuno ha mai richiesto una ‘clausola’ di questo tipo correlata all’utilizzo del farmaco, inoltre è stato ribadito dai medici che il test di gravidanza e gli esami del sangue, anche questi richiesti dal CSS prima dell’utilizzo del farmaco, non sono in linea con la natura di EllaOne che necessita di essere presa il prima possibile, evitando di perdere tempo prezioso per la sua efficacia. Oltre a questo è stato anche chiarito che la pillola non funziona se la fecondazione è già avvenuta ed è quindi impossibile che danneggi un feto esistente.
 
La pillola avrà un prezzo di 35 euro, più elevato che in altri paesi come la Francia e l’ Inghilterra e con tutta probabilità si dovrà aspettare l’inizio del 2012 per l’effettiva distribuzione nelle farmacie italiane. Tuttavia le polemiche sull’uso e la commercializzazione di questa pillola continuano proprio perchè viene vista come un farmaco abortivo e non come un anticoncezionale d’emergenza. Staremo a vedere come andrà a finire, ma sembrerebbe l’ennesimo tentativo di complicare un po’ di più la vita alle donne! Voi cosa ne pensate?

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