In estate, durante le vacanze si va al mare e si fanno molti bagni, per questo purtroppo sono molto frequenti incontri che possono rendere molto spiacevoli le nostre giornate in spiaggia, attentando al nostro benessere: stiamo parlando delle punture di medusa. In realtà non si tratta di vere e proprie punture, ma di ustioni dovute al liquido urticante di cui le meduse sono provviste nei loro lunghi filamenti. L’ustione in alcuni casi può anche essere molto dolorosa e provocare a volte shock allergici pericolosi, ma generalmente i sintomi comuni che si avvertono sulla zona colpita sono bruciore, rossore della pelle, inoltre le punture molto spesso possono lasciare anche antiestetiche cicatrici. Ma vediamo quali sono i rimedi per curare le punture di meduse.
Per prima cosa la puntura non deve essere toccata con le mani e se sono rimasti dei pezzi di tentacoli di medusa, non rimuoverli nè con le dita, nè con pinzette, in quanto il rischio è quello di fare uscire ulteriore liquido urticante. La cosa migliore da fare è di sciacquare la parte lesa con abbondante acqua di mare, per far si che si stacchino. Non bisogna usare l’acqua dolce perchè come effetto ha quello di far gonfiare i tentacoli, peggiorando ulteriormente la situazione. Vietato anche strofinare la pelle, tipo con la sabbia, nel tentativo di eliminare il veleno, perchè l’unico risultato sarebbe un danno maggiore per la salute, con l’ aumento dell’irritazione e del dolore.
Per far diminuire il dolore si può usare un gel astringente a base di Cloruro di Alluminio, oppure dell’ammoniaca. Se non si hanno a disposizione si può ricorrere all’urina che in parte contiene ammoniaca: non è molto carino da effettuare, però in mancanza di altro è un rimedio estremo assolutamente efficace. Un’altro rimedio utile per curare le punture di medusa è quello di utilizzare una pietra calda da posizionare sulla parte ustionata, sembra strano ma il caldo fa sì che il veleno delle meduse si inattivi a temperature elevate, perciò questa azione può portare immediato sollievo alla parte colpita. In altrernativa si può optare per i farmaci in crema disponibili in farmacia. Altro rimedio efficace è l’aceto che grazie al suo contenuto di acido acetico, aiuta a miglioare la situazione: bisogna farne dei bagni a più riprese per circa 10 minuti e poi se presenti, si possono provare a staccare i residui di tentacoli rimasti attaccati.
Inoltre bisogna dire che normalmente il bruciore persiste per 10 o 20 minuti, per lasciare poi campo libero al prurito. Per calmarlo bisogna quindi usare una crema a base di cortisone che si può comprare in farmacia su ordine del medico.
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