Cosa fare in caso si stiramento della coscia? E quali sono i sintomi e i tempi di recupero di questo fastidio? Lo stiramento della coscia è particolarmente comune in chi pratica attività che sollecitano tanto la muscolatura di questa area, come il calcio, ma anche la corsa sostenuta. Lo stiramento può colpire zone diverse (anteriore, posteriore, dietro la coscia, o interna) e entrambi gli arti (coscia sinistra o destra). Ma quali sono i sintomi di uno stiramento?
Stiramento coscia, i sintomi
I sintomi di uno stiramento della coscia possono essere tanti; anzitutto spesso si accusa un dolore acuto e violento al momento del trauma (tanto più forte quanto maggiore è la percentuale di fibre lesionate), ma anche un successivo spasmo muscolare (che in genere segue il dolore acuto iniziale), una limitazione della mobilità (anche se, in caso di semplice stiramento o strappo muscolare di primo grado il dolore può essere sopportato e consentire il proseguimento dell’attività sportiva, si consiglia comunque di interrompere l’attività), la comparsa di gonfiore e di ematoma (anche esteso) e, ancora, anche la percezione tattile di uno scalino nella parte della coscia lesa (in caso di lesione importante). Infine, in caso di stiramento della coscia, la sensazione di dolore aumenta durante la palpazione della zona lesionata. Ma cosa fare in questi casi?
Stiramento coscia, cosa fare
In caso d stiramento della coscia è necessario ricorrere a interventi tempestivi. Anzitutto, occorre sospendere subito l’attività sportiva, per dedicarsi al riposo dell’area interessata. Inoltre, nella fase iniziale oltre all’immobilizzazione si consiglia l’applicazione di un impacco freddo per 15-20 minuti ogni due o tre ore (con borsa del ghiaccio o spray) e di un bendaggio compressivo per ridurre l’emorragia e le sollecitazioni meccaniche sulla parte lesa. Se il dolore è molto intenso, poi, si possono utilizzare anche le stampelle. In caso di stiramento importante il medico può prescrivere anche dei farmaci antinfiammatori per ridurre infiammazione e dolore. In caso di rottura completa e/o forte emorragia, invece, può essere necessario il ricovero ospedaliero per tenere sotto controllo la situazione. Se dopo 48-72 ore dallo stiramento il gonfiore si è attenuato e si registra un miglioramento delle capacità contrattili, può essere iniziato il programma riabilitativo con diversi esercizi (qualora questo si rendesse necessario). L’intervento chirurgico, infine, si rende necessario soltanto nei casi più gravi o quando le lesioni diventano croniche. Per quanto riguarda i tempi di recupero, la guarigione avviene generalmente dalle due alle dodici settimane, in base chiaramente all’entità della lesione e dell’ematoma.
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