Tintura madre di tarassaco: proprietà e controindicazioni

Le proprietà della tintura madre di tarassaco sono diverse. Le controindicazioni, invece, sono poche. Il tarassaco (o Taraxacum officinale) è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Asteracee che cresce spontaneamente nei luoghi incolti. E’ nota fin dall’antichità per le sue proprietà depurative e antinfiammatorie; per questo può essere particolarmente utile per depurare l’organismo e il fegato in particolare. Le sue proprietà, però, possono essere sfruttate anche in caso di cellulite e di ritenzione idrica. Ma, quali sono le altre virtù terapeutiche della tintura madre di tarassaco e quali le possibili controindicazioni?

Proprietà

Il tarassaco contiene vitamine (A, B, C, D), acidi fenolici (caffeico, p-idrossifenilacetico), amminoacidi, pectine e sali minerali. Questi principi attivi conferiscono alla pianta proprietà depurative, digestive e purificanti. La tintura madre di tarassaco, in particolare, può essere assunta in caso di scarsa funzionalità digestiva ed epatica (quindi in caso di insufficienza epatica, infiammazioni del dotto biliare, epatiti, itterizia, calcoli biliari, colecistiti, epatocolecistopatie), per favorire la regolarità del transito intestinale (quindi per combattere naturalmente la stitichezza) e per aiutare il drenaggio dei liquidi corporei (in caso di ritenzione idrica e cellulite). Ancora, alla tintura madre di tarassaco si può riconoscere un’azione blandamente lassativa e un’azione ipoglicemizzante (perché agisce stabilizzando i livelli di glucosio nel sangue anche in caso di diabete). Infine, pare che il tarassaco possa aiutare anche contro l’acne, il colesterolo, l’obesità e la gotta.

Usi e controindicazioni

La tintura madre di tarassaco può essere assunta, per uso interno, nella dose di 50 gocce, da diluire in poca acqua tre volte al giorno, prima o lontano dai pasti. Al di là di questa indicazione generica, comunque, è sempre meglio chiedere prima all’erborista o al medico di fiducia, che consigliano in relazione alla patologia o al disturbo da trattare. Particolare cautela, però, deve aversi nel caso in cui la somministrazione riguardi donne in fase di allattamento e gravidanza, anziani o bambini. Per quanto riguarda le controindicazioni, invece, sono quelle tipiche del tarassaco. Oltre alle possibili reazioni allergiche, si raccomanda di fare attenzione in caso di gastrite, ulcera e calcolosi biliare, poiché potrebbe esserne sollecitata la motilità. Inoltre, potrebbero sorgere effetti collaterali nel caso di contestuale assunzione di particolari farmaci, come i diuretici e i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei). In tutti questi casi, prima di assumere la tintura madre di tarassaco, si consiglia di chiedere al medico.

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