Versamento pleurico: sintomi, cause e cura

versamento pleurico
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Quali sono i sintomi, le cause e la cura in caso di versamento pleurico? Il versamento pleurico è una patologia che si caratterizzata per l’accumulo di liquido all’interno della cavità pleurica. Per capire di cosa si tratta occorre partire dalla definizione di pleura, che è il sottile strato di tessuto connettivo di rivestimento dei polmoni. Tra i due fogli della pleura esiste un liquido che in condizioni normali oscilla tra i 10 e 20 ml. Quando si accumula una quantità maggiore di liquido all’interno della cavità pleurica si parla di versamento pleurico. Ma, quali sono i sintomi in questi casi?

Sintomi

Sintomi di un versamento pleurico sono: dolore toracico, difficoltà a respirare e tosse secca e stizzosa. Il dolore toracico molto acuto, peggiora durante la respirazione. Infine è possibile che, oltre a queste manifestazioni, si abbiano altri sintomi legati ad eventuali patologie sottostanti, più o meno importanti. Tra questi: febbre, singhiozzi, anemia e diminuzione del peso corporeo. Al manifestarsi dei sintomi del versamento pleurico, comunque, si consiglia di consultare subito il medico perché, diversamente, si potrebbero verificare dei danni polmonari permanenti o svilupparsi altre patologie (come lo pneumotorace).

Cause

Le cause che possono determinare versamento pleurico sono: iperidratazione, ipertensione venosa polmonare, ipertensione venosa sistemica, cirrosi epatica, sindrome nefrosica, infiammazioni o infezioni a carico del polmone, embolia polmonare, pancreatite acuta, neoplasie, artrite reumatoide, sindrome successiva a lesione cardiaca, pleuriti micotiche, ascesso sottodiaframmatico e esposizione all’asbesto.

Cura

La terapia in questi casi prevede la rimozione del liquido pleurico e la cura del fattore scatenante. Altro obiettivo è quello di prevenire le ricadute. Nei casi di lieve entità, invece, può essere sufficiente una cura sintomatologica, quindi per ridurre le difficoltà respiratorie e gli altri sintomi del versamento. Ancora, nel caso in cui la patologia sia scatenata da infezioni batteriche, si può intervenire con la somministrazione di antibiotici a largo spettro (penicilline, cefalosporine ecc.) o con una terapia antibiotica mirata (in caso di individuazione del batterio patogeno). A scopo preventivo, infine, si raccomanda uno stile di vita sano che si basi su un’alimentazione equilibrata e lo svolgimento di una moderata attività fisica. Si ricorda, poi, di limitare il consumo di alcol e di non fumare.

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