Crisi di coppia: sette sintomi annunciano la fine della relazione

Crisi di coppia: sette sintomi annunciano la fine di una relazione
Crisi di coppia

Quasi tutte le coppie prima o poi si trovano a dover fare i conti con una possibile crisi della loro relazione: stanchezza, stress, insoddisfazione personale sono fra le cause più frequenti che determinano la messa in discussione di un rapporto, ma esiste un modo per riconoscere i sintomi della fine di una relazione?

Secondo gli psicologi cognitivi Frank Fincham e Steven Beach, esperti di psicologia delle relazioni all’Università della Florida, esistono ben sette segnali comportamentali, caratteristici di un’insoddisfazione di coppia, che se ignorati possono portare alla rottura definitiva. Vediamoli uno per uno.

Negare il sostegno al partner

Se non siamo più disposte ad offrire sostegno al nostro compagno o non riceviamo più sostegno e approvazione da lui è il primo segnale che annuncia che qualcosa è cambiato nella nostra relazione.

Pensieri negativi

Il secondo segnale che annuncia la crisi inevitabile è rappresentato dalla costanza con cui facciamo pensieri negativi sul nostro partner o nutriamo atteggiamenti ostili nei suoi confronti perché allaga il bagno ogni volta che fa la doccia o lascia in giro le mutande sporche.

Lo schema richiesta-rifiuto

Il sistema richiesta-rifiuto all’interno di un rapporto denota una forte incomunicabilità. In genere, è la donna ad avanzare richieste o lanciare argomenti di discussione, che vengono puntualmente disattese dal compagno.

Convinzioni irreali sul partner

Gli psicologi le chiamano ‘distorsioni cognitive‘, ma più banalmente si tratta delle ‘convinzioni irreali‘ sul partner che soprattutto all’inizio di un rapporto rendono la persona amata un essere pressoché ‘perfetto‘. Pare che idealizzare il partner sia proprio il segreto di una relazione felice, ma quando iniziamo a spogliare della connotazione di ‘particolarità‘ quegli aspetti del carattere che all’inizio ci facevano vedere il partner come un essere unico e speciale e cominciamo a classificarli semplicemente come ‘difetti‘ la crisi è sicuramente in agguato.

Le giustificazioni

L’atteggiamento che abbiamo nei confronti dei suoi comportamenti è un importante indicatore. Se non ci accompagna mai a fare delle commissioni è perché è molto impegnato o perché si disinteressa di noi? Se non smette di russare è perché è stanco o semplicemente insopportabile? Se l’ago della bilancia, anziché verso la giustificazione, tende alla critica, è il caso di riflettere su quanto ci si sente soddisfatti dalla relazione.

Discrepanza fra partner e ideale

Se avete accanto un uomo che somiglia a Massimo Boldi mentre il vostro tipo ideale è George Clooney e non riuscite ad accettare l’evidente discrepanza fra il reale e l’ideale siete destinate ad essere infelici.

L’evoluzione

Il grado di soddisfazione di un rapporto è molto legato alla percezione che lo stesso si sia evoluto nel tempo. Se, al contrario, vi sentite in una situazione di stagnante ‘limbo sentimentale‘, probabilmente non vi è stata grande evoluzione e magari è giunta l’ora di apportare un cambiamento nel bene o nel male…

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