Pratiche sessuali orientali: un diverso modo di vivere il piacere

Pratiche sessuali orientali: un diverso modo di vivere il piacere
pratiche sessuali orientali

E’ opinione assai diffusa che le pratiche sessuali orientali siano quelle che più di altre riescano a produrre un piacere sessuale molto intenso per il legame tutto speciale che gli orientali hanno saputo creare tra corpo e mente.
Ma fatta eccezione per il tantra, il sesso zen e qualche altra famosa pratica taoista, le pratiche sessuali orientali rimangono pressoché sconosciute ai più, per questo si ammantano di un alone di mistero e fascino che le rende così attraenti ai nostri occhi. Ma vediamo nel dettaglio in cosa consistono queste pratiche sessuali orientali.

Analizzarle tutte nel dettaglio sarebbe davvero impossibile, ma vediamo di capire qualcosa delle pratiche sessuali orientali più famose.

Bukkake

Tra le pratiche sessuali orientali più famose c’è sicuramente il cosiddetto Bukkake che in lingua giapponese vuol dire letteralmente ‘bagnare‘. Si tratta di una pratica di sesso di gruppo in cui diversi uomini eiaculano a turno o insieme sulla donna, che rimane inginocchiata. Originariamente questa pratica sessuale aveva una valenza propiziatoria, con un profondo significato culturale, veniva eseguita subito dopo il matrimonio e vi partecipavano più o meno tutti i maschi della famiglia: il motivo di questa specie di rituale era quello di garantire la fertilità del maschio, oltre a mostrare la sua virilità.

Massaggio prostatico

Il massaggio prostatico viene praticato da sempre in diverse culture, particolarmente in Oriente. Un tempo si pensava che questo massaggio servisse per rendere l’uomo più abile nel coito e pertanto i sultani d’oriente non si facevano mai mancare del personale specializzato in questo tipo di massaggi, che dovevano servire a potenziare le capacità sessuali. La medicina orientale, successivamente si è accorta che il massaggio prostatico regolare poteva essere utile non solo al piacere erotico, ma anche ad eliminare i residui che si depositano nella prostata, diminuendo la pressione sull’uretra e producendo una funzione vescicale adeguata. Dal punto di vista dell’erotismo, per molti uomini il massaggio prostatico può essere fonte di piacere, una specie di punto G al maschile, perché la stimolazione della prostata produce un orgasmo molto intenso, spesso anche senza la stimolazione diretta del pene.

Lo Yin e lo Yang

Secondo i principi del taoismo la donna detiene la potenza femminile dello yin, e dunque fornisce all’uomo, detentore del principio ma schile, yang, gli elementi indispensabili alla sua completezza. Le tecniche sessuali basate sui principi del taoismo mirano a consentire all’uomo di conservare la potenza del suo principio maschile pur integrandosi con i poteri misteriosi della donna, e a realizzare in tal modo l’unione tra yin e yang. Una pratica sessuale piuttosto diffusa a questo fine era quella che consisteva nell’applicazione di un anello alla radice del pene e nello spargimento sul prepuzio di una polverina chiamata ‘la voluttà del talamo‘, ‘per gonfiare la testa del membro e per aprire l’occhio ampiamente. I muscoli trasversali risultano evidenti e le vene diventano turgide di sangue purpureo, la carne solida e potente‘ si legge in un manuale.

Massaggi erotici

Tra le pratiche sessuali orientali più diffuse ci sono certamente i massaggi erotici. In origine venivano praticati durante il rito del bagno, in cui il corpo dell’uomo veniva strofinato con un sacchetto di seta riempito di crusca di riso e praticando movimenti circolari dalle estremità degli arti per risalire in direzione del cuore, concentrandosi in particolare attorno all’addome e alle zone erogene. Dopo il bagno, quando la pelle era ancora calda, si praticava il massaggio con l’olio di camelia, poi si frizionava con succo di zenzero: l’azione combinata delle due sostanze aveva un effetto particolarmente energetico. Fra i tonici utilizzati per i massaggi erotici il più celebre è quello a base di ginseng, che allevia il senso di fatica dopo ogni atto sessuale e che si ottiene con un infuso della radice essiccata in acqua vite di riso.

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