Protesi al seno a prova di proiettile

protesi al seno
protesi al seno

Tanto puntiamo il dito quando le protesi al seno si tramutano in tragedia, la pornostar Sexy Cora ne è un esempio, tanto è bene riportare eventi a loro favore, anche se hanno dell’incredibile. La signora Lydia Carranza, infatti, deve la sua vita proprio alle protesi al seno, e anche se si tratta di un fatto più unico che raro è probabile che detterà la moda del seno antiproiettile. Il decolletè formoso, non per merito di madre natura, di Lydia l’ha infatti riparata da una pallottola che altrimenti l’avrebbe ferita a morte. Miracolo al silicone? Chissà, mi piace ritenerlo tale.

Lydia Carranza era al suo posto di lavoro quando il marito di una collega si è presentato armato di pistola per convincere la moglie a rinunciare al divorzio, il signore ha aperto il fuoco uccidendo prima la moglie e poi sparando ad altre persone, tra cui la povera Lydia.

Una pallottola ha colpito Lydia in pieno petto ma il silicone delle protesi ha rallentato il proiettile tanto da impedirgli di raggiungere organi vitali, i medici ritengono la vicenda pura fortuna, o come diceva mia nonna evidentemente non era il suo momento. Il tutto è accaduto dentro uno studio dentistico della California. La storia ha dell’incredibile, ma c’è già chi urla al seno rifatto come un antiproiettile garantito, bloccato sul nascere dai medici che ritengono la vicenda come un caso unico, da non provare.

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