Cosa fare se l’impasto della pizza non lievita bene

Cosa fare se la pizza non lievita: qualche dritta
se la pizza non lievita

Scopriamo cosa fare se l’impasto della pizza non lievita bene. Chiunque si sia cimentata nell’impasto della pizza o del pane, infatti, avrà fatto almeno una volta nella vita, l’esperienza frustrante di ritrovare –dopo averlo lasciato a lievitare per il tempo necessario – l’impasto tale e quale. Quando l’impasto non aumenta il suo volume inequivocabilmente è perché qualcosa è andato storto nel processo di lievitazione.
Due sono i fattori principali ad influire sulla lievitazione: il lievito e la farina. Prima ancora di vedere cosa fare, cerchiamo di capire quali possono essere le ragioni alla base della non lievitazione.

Perché la pizza non lievita: il lievito usato

Il lievito va usato nella quantità giusta, né troppo (anche se così pensiamo di non correre rischi) né troppo poco, 25 grammi di lievito di birra sono sufficienti per 1 kg di farina. Fare sciogliere il lievito nell’acqua troppo calda rischia di far morire i batteri in esso contenuti e responsabili del processo di lievitazione, pertanto vi consigliamo di scioglierlo in acqua tiepida e di aggiungere un cucchiaino di zucchero, il che accelera il processo di lievitazione attivando al contempo il lievito.

Perché la pizza non lievita: la farina utilizzata

Affinché ci sia un aumento di volume è necessario che la farina, una volta impastata con l’acqua, assuma una struttura elastica in grado di incamerare i gas prodotti dal processo di lievitazione. E’ il glutine ad essere responsabile di questo processo pertanto più glutine è contenuto all’interno della farina, maggiore sarà la lievitazione. Le farine più usate per fare pane, pizza e dolci sono quelle medie (da 180 W a 260 W). La farina manitoba ha un alto contenuto di glutine perciò aiuta molto la lievitazione, se la mischiate con il 50% di farina normale otterrete un risultato ottimo.

Altri fattori fondamentali sono la temperatura dell’acqua e dell’ambiente dove lasciamo l’impasto a lievitare. L’acqua deve essere tiepida, cioè alla temperatura di circa 40°C. Se troppo calda si rischia di uccidere i fermenti, se troppo fredda si blocca la lievitazione. A prescindere dalla temperatura dell’acqua, se l’impasto vi sembra troppo caldo aggiungete acqua fredda e viceversa se è troppo freddo. Per quanto riguarda l’ambiente dove lasciare riposare l’impasto, vi consigliamo di farlo nel forno (spento) nel quale lascerete accesa la luce interna: il calore generato dalla lampadina agevolerà la lievitazione.

Pizza non lievitata: cosa fare?

Come utilizzare l’impasto non lievitato? Una prima soluzione potrebbe essere quella di mettere la pizza non lievitata vicino al forno sperando che il calore aiuti. Se la causa è da ricondurre ad una dose esigua di lievito, o se il tempo concesso alla lievitazione è stato poco, così la pizza lieviterà. Se non dovesse funzionare una seconda soluzione potrebbe essere quella di aggiungere lievito ‘istantaneo’, quello in polvere che si usa di solito per i dolci e che farà lievitare l’impasto grazie al calore del forno senza aspettare ulteriormente.

Si può mangiare un impasto non lievitato? La risposta è sì,per esempio ottenendo dalla pasta delle palle da schiacciare col mattarello per fare delle piadine o in alternativa friggerla e condirla con lo zucchero, una vera squisitezza! Infine, potete ottenere la pasta fresca aiutandovi con un coltello e aggiungendo un po’ di farina, da cuocere in abbondante acqua salata che avrete precedentemente portato ad ebollizione.

La pizza non lievitata si può mangiare? Sì ma purtroppo la pizza non lievitata fa male perché costringe i succhi gastrici a lavorare di più al fine di scomporre l’amido e trasformarlo in glucosio. La pizza non lievitata causa il mal di pancia per questa difficoltà digestiva. Ma si può fare la pizza senza lievito? Certo, esistono diverse ricette che non richiedono il suo utilizzo.

Foto di dags1974

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