Dove butti le cannucce? Sbagliano tutti: non vanno nella plastica

Le cannucce con le quali beviamo l’acqua, il succo di frutta, i centrifugati, confondono le idee quando si parla di raccolta differenziata.

Cannucce
Cannucce – donna.nanopress.it

Chi fa la raccolta differenziata deve sapere che alcuni rifiuti di plastica, in realtà non vanno gettati nella plastica se non si vogliono commettere errori.

La raccolta differenziata è un dovere per tutti, da un lato bisogna rispettarla per dovere morale, dall’altro per non ricevere multe.

I comuni attivano la raccolta differenziata, ma non tutti la fanno come si deve

Molti comuni infatti stanno attenzionando i rifiuti e lo smaltimento di questi ultimi provvedendo ad inviare delle multe direttamente a casa di coloro che non si comportano in maniera adeguata.

Molti rifiuti vengono gettati nella spazzatura sbagliata perché si è convinti che sia quella di appartenenza. Tra questi c’è la cannuccia del succo di frutta, che viene usata particolarmente dai bimbi e poi gettata nella plastica.

Il dubbio nasce con le vecchie cannucce perché nell’ultimo periodo nella gran parte dei prodotti è stata inserita la cannuccia biodegradabile. Quella di plastica ad ogni modo è certo che non va gettata nella plastica perché è difficilmente riciclabile.

Perché è meglio evitare di usare tutto ciò che è di plastica

A questo proposito si ricorda che è meglio evitare di usare piatti, posate o bicchieri di plastica, monouso, perché smaltirli è molto difficile. Piano piano, nel tempo è diventata per noi indispensabile, infatti è presente nella nostra vita e nelle nostre case da sempre. L’uso è diventato comune.

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D’altronde è innegabile, tutto ciò che è di plastica non solo è economico, ma è anche comodo e versatile, facile da usare. Pensiamo al succo di frutta, basta mettere dentro il brick o il contenitore di vetro una cannuccia di plastica, ed ecco trovata la soluzione.

Non c’è bisogno di sporcare nulla, anche i bambini possono bere in sicurezza e in tranquillità senza avere bisogno di aiuto. Purtroppo però è un pericolo per il nostro Pianeta, perché non si degrada facilmente ed anche perché deriva dal petrolio, per cui è dannosa.

Quanto tempo impiega la plastica a decomporsi

Un sacchetto di plastica impiega 1.000 anni per decomporsi completamente, una cannuccia invece impiega quattro secoli. Mentre per quanto riguarda la produzione, per produrre le bottiglie d’acqua, servono 177 milioni di litri di petrolio, tantissimi. 

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Senza considerare il fatto che 11 milioni di tonnellate di plastica, ogni anno, finiscono nei mari del mondo il che ovviamente significa che provocano così danni ingenti sia agli animali che agli ecosistemi.

Per quanto nel tempo siano state studiate ed applicate delle misure per regolare l’uso della plastica che per gestire lo smaltimento, la situazione continua ad essere fuori controllo. Per quanto il riciclo possa essere considerato una soluzione per limitare i danni del consumo e dell’uso della plastica adesso è arrivato il momento di fare qualcosa di più.

Bisogna ridurre i rifiuti di plastica presenti in casa, nella vita di tutti i giorni, per cercare di risolvere quella che è considerata un’emergenza globale a tutto tondo. la situazione è molto più grave di quel che si pensa, basta semplicemente analizzare i dati e i numeri.

Dove vanno gettate le cannucce per non sbagliare, e perché

In definitiva, seguendo le linee guida rilasciate da tutti i comuni italiani, le cannucce anche se prodotte in plastica riciclabile, Polipropilene non vengono classificate come imballaggi, di conseguenza non sono recuperabili e non vanno differenziate.

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La cannuccia non può essere recuperata a causa della sua forma e del suo peso. Essendo leggerissima non si può raccogliere e spostare sui nastri degli impianti di riciclaggio. Almeno per il momento gli impianti di riciclaggio italiani, non sono attrezzati per questo tipo di prodotti.

Di conseguenza per essere certi di fare la cosa giusta, è meglio buttarle nel rifiuto indifferenziato, il secco non riciclabile. La stessa cosa va fatta con altri oggetti che abbiamo in casa e che usiamo giornalmente che in generale butteremmo secondo istinto nella plastica, sbagliando.

Stiamo parlando di spazzole o spazzolini da denti, delle lamette da barba, di tutti gli imballaggi sporchi di residui alimentari oppure di pennarelli e biro. Tutti i comuni hanno rilasciato un cartellone con tutte le indicazioni su come fare la raccolta differenziata.

Si consiglia di dare un’occhiata per avere tutto ben chiaro e ridurre gli scivoloni che possono  costare cari.

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