Camminare veloce: benefici fisici e psichici

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Camminare fa bene, camminare veloce fa ancora meglio e, se si raggiungono i 10 mila passi, almeno tre volte alla settimana, non ci sarebbe neanche bisogno di iscriversi in palestra. Camminare è un’attività naturale che non prevede sforzi particolari e che viene fatta in totale armonia con la conformazione dei propri muscoli e delle proprie ossa. Ma quali sono i benefici fisici e psichici di questa dolce attività.

Delle recenti ricerche hanno confermato il fatto che la camminata costante rapida, ad almeno 4 km all’ora, cioé quella che normalmente si ha quando si porta il cane a passeggio, sarebbe perfetta per tenersi in forma e bruciare una buona percentuale di calorie.
Quest’attività oltre a far bene al fisico, aiuta anche a previene e, in alcuni casi anche a risolvere, problemi posturali, metabolici e cardiovascolari. Camminare serve anche a prevenire il rischio di diabete, di ictus, di osteoporosi e di infarto.

L’intero corpo infatti, mentre si cammina, è in esercizio costante, non un esercizio faticoso e forzato, ma un movimento costate e dolce che permette all’organismo di essere in attività senza sforzi.

Il consiglio che viene dato dagli esperti è quello di camminare a velocità sostenuta e fare almeno 10mila passi per tre volte alla settimana. Se si decide di intraprendere quest’attività sarà sempre utile farsi analizzare la postura per verificare se non ci fosse bisogno di plantari.

Ah dimenticavo, camminare è gratis e lo si può fare per andare a lavoro, a prendere i bambini a scuola e facendolo si possono notare molte cose belle, che andando in macchina non vediamo mai. A questo proposito vi lascio con una poetica frase di David Le Breton sul camminare, pechè camminare fa bene anche alla mente e allo spirito:

Chi cammina esplora lo spazio in lungo e in largo ma compie lo stesso percorso anche attraverso il suo corpo che assume le dimensioni di un continente la cui conoscenza è sempre in divenire. Il corpo di chi cammina partecipa con tutte le sue fibre al pulsare del mondo, tocca la terra o i sassi, le sue mani accarezzano la scorza degli alberi o si rinfrescano nei ruscelli, fa il bagno negli stagni o nei laghi, si lascia penetrare dagli odori. Ode le grida degli uccelli, il fremito dei boschi, gli scoppi dei temporali. Conosce le piaghe, la pioggia gli bagna i vestiti, gli infradicia le provviste e riempie di fango i sentieri. Il freddo rallenta la sua marcia e il caldo gli incolla i vestiti sulla pelle mentre il sudore gli cola sulla fronte’.

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