Vegetariani per una settimana? In Italia cresce il numero di persone convertite al vegetarianesimo: fino al 7 ottobre è stata istituita una simbolica Vegetarian Week, per riflettere sul nutrirsi all’insegna del green. Ma soprattutto in maniera critica.
Mangiare carne rossa troppo spesso fa male e ricerche sempre più frequenti attestano i numerosi benefici di una dieta ricca di verdure, frutta, cereali e in piccola, piccolissima percentuale di carne.
A ben pensarci, considerando generazioni anteriori alla nostra, il consumo di carne non è mai stato così alto (anche per scarsità di animali e materie prime): siamo a un primato storico.
Nel nostro Paese i vegetariani sono circa 6 milioni di persone e la percentuale di interessati mostra un continuo aumento. Per loro, ma anche per chi desidera informarsi in maniera più capillare è stato istituita la Vegetarian Week, una manifestazione all’insegna del green.
Essere vegetariani significa non nutrirsi di proteine animali (quindi né carne, né ovviamente pesce), mentre i vegan si astengono anche dal consumo di tutti i prodotti di derivazione animale (quali uova, latticini).
Ma nella scelta del vegetarianesimo compaiono ulteriori motivazioni. Ilaria Ferri, direttore scientifico dell’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA), spiega: ‘Solo il 20% della popolazione mondiale ha regolare accesso alle risorse alimentari mentre il 26% della superficie terrestre è letteralmente invaso dagli allevamenti, ai quali è imputabile l’emissione del 18% dei gas serra, la distruzione di milioni di ettari di foreste e la perdita di biodiversità, nonchè la produzione annua di 1.050 miliardi di tonnellate di deiezioni. Per allevare e crescere gli animali da macello occorrono moltissime risorse: è stato calcolato che per produrre 1 kg di carne occorrono oltre 16 kg di foraggio, annaffiato con acqua, e distribuito con mezzi di trasporto’.
Secondo un rapporto della FAO è stato calcolato che occorrono circa 15.000 litri di acqua per produrre un kg di carne, quando con poco più di 2.000 litri si potrebbe coltivare la stessa quantità di grano.
Inoltre una ricerca britannica durata ben dodici anni, insieme a ulteriori indagini di più ambiti, ha rivelato che non mangiare carne fa bene alla salute e allunga la vita: secondo questi studi chi non mangia carne ha meno probabilità di ammalarsi di tumore.
Un’autorità in materia come Umberto Veronesi (vegetariano) ha più volte affermato come il vegetarianesimo riduca il cancro, tanto da avere scritto pubblicazioni al riguardo, sulla base della sua esperienza di oncologo.
I vegetariani avrebbero il 45% di probabilità in meno di sviluppare leucemia e altre malattie del sangue e il 12% in meno di ammalarsi di qualsiasi altro tumore: chi mangia carne e insaccati due volte al giorno mostra il 35% di possibilità in più di sviluppare un cancro all’intestino.
Ecologista, salutare e benefica nei confronti del mondo: se la dieta vegetariana stimola la vostra attenzione potrete cogliere l’occasione della Vegetarian Week per tuffarvi alla scoperta del vegetarianesimo, ma soprattutto nel tentativo di sostituire l’esoso consumo di carne che spesso facciamo quotidianamente con altre ricette.
Perché, semplicemente, vegetariani o no, potremmo iniziare a nutrirci con più consapevolezza.