Le mutandine femminili, sono diverse da quelle degli uomini. Hanno una cosa in particolare mai vista altrove, a tratti inspiegabile e inutile. Chiunque avrà notato che gli slip femminili hanno una tasca interna proprio nella parte sotto, in cui poggia la zona intima.
Chi l’ha notata forse si è chiesto una o due volte, a cosa serve, poi però non è andato a fondo quindi non ha mai scoperto qual è la vera motivazione.
In realtà si potrebbe arrivare al dunque soltanto tramite intuizione, ma ecco a seguire la vera spiegazione.
Tasca interna alle mutandine femminili, com’è realizzata e perché
La tasca interna alle mutandine delle donne, viene realizzata con un rettangolo di cotone che va a proteggere la zona intima. In questo modo garantisce una maggiore igiene personale, cosa che i tessuti più sottili non sono capaci di assicurare.
Il rivestimento deve essere necessariamente di cotone, perché questo è l’unico materiale che non causa irritazioni o infezioni e quindi protegge al 100%. Ciò che è importante sapere, da non sottovalutare, è che sono completamente da escludere gli slip in fibre sintetiche che invece possono causare seri danni alla salute, oltre che infiammazioni o infezioni.
Prevenzione di irritazioni e infezioni
La taschina realizzata nella parte interna degli slip, non solo previene le irritazioni da sfregamento, ma evita la proliferazione dei batteri andando ad ostacolarli. I batteri alterano peraltro anche la flora vaginale, ecco perché è importante fare tutto ciò che può tornare utile per il proprio benessere.
La taschina cucita dentro le mutandine, funge anche da rinforzo per lo slip perché proprio quella parte del corpo è sempre a contatto con i jeans. Quando ci sediamo o quando camminiamo sfrega, quindi non è difficile che si rompa. In questo modo la struttura dello slip diventa molto più resistente andando a garantire una maggiore sicurezza e sicuramente più confort.
Come lavare al meglio le mutandine senza rovinarle
Le mutandine dovrebbero essere sempre lavate a 30°, non vanno lavate a temperature elevate come siamo soliti fare. Tutte noi, pensando sia la cosa giusta scegliamo di avviare lavaggi a 90° per i capi bianchi per eliminare germi, batteri e sporcizia di qualunque tipo. Non serve nemmeno aggiungere la candeggina, perché questa rovina i capi lavaggio per lavaggio rendendoli sempre più delicati e consumandoli in fretta.
Sarà capitato almeno una volta nella vita di lavare mutandine o reggiseno bianco con la candeggina pura a temperature sopra i 60°, dopo qualche lavaggio questi si strappano o si restringono. Il motivo è uno soltanto, lavaggio sbagliato con prodotto sbagliato. Basta lavare le mutandine con un prodotto antibatterico, per avviare un lavaggio bio, ecosostenibile, lasciandole in ammollo per al massimo 30 o 60 minuti. All’acqua va aggiunto il bicarbonato che nelle pulizie è davvero un toccasana, un prodotto miracoloso.
Preferire lavare i capi a mano piuttosto che in lavatrice e sostituire la centrifuga che danneggia ciò che è delicato
Inoltre, un consiglio che può cambiare le cose è non insistere con i lavaggi in lavatrice, soprattutto non con la centrifuga elevata perché queste lede all’elasticità dei tessuti e va a danneggiare anche gli elastici esterni. Questi elastici sono fondamentali perché trattengono le mutandine in vita, una volta danneggiati, si rischia di perderli mentre si cammina e di essere continuamente infastiditi.
Dopo il lavaggio in lavatrice, rispettando la temperatura e usando il giusto detersivo, basta strizzare manualmente e poi stendere. Facendo asciugare le mutandine al sole, si possono avere soltanto vantaggi perché i raggi solari eliminano eventuali germi e batteri o schiarisce macchie come quelle del sangue che difficilmente vanno via con un normale lavaggio. La disinfezione non può essere trascurata soprattutto se si hanno perdite di qualunque tipo, poco igieniche e che possono anche essere la causa di danni ben maggiori.