Rottura del crociato: sintomi e riabilitazione

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Quali sono i sintomi e la riabilitazione per la rottura del crociato? La rottura del crociato, anteriore o posteriore, è accompagnata generalmente da un forte dolore e dalla fuoriuscita di sangue. In questi casi si consiglia di rivolgersi subito al pronto soccorso, che verifica se effettivamente la lesione è avvenuta e appronta le prime cure del caso. Ma, quali sono gli altri sintomi in caso di rottura del crociato?

Sintomi

I crociati si rompono essenzialmente per traumi di tipo distorsivo. Il legamento crociato anteriore è più esposto a lesione rispetto a quello posteriore. I soggetti più a rischio, invece, sono quelli che svolgono attività sportiva, soprattutto a livello agonistico. Sintomi tipici in questi casi sono: rumore sordo determinato dalla lacerazione del legamento, dolore intenso localizzato e sensazione di lassità al ginocchio. Infine, può verificarsi un versamento ematico per la rottura dei vasi sanguigni situati in prossimità del crociato. Quando si manifestano questi sintomi si consiglia di sospendere subito qualsiasi attività sportiva o lavorativa e di recarsi subito al pronto soccorso.

Diagnosi

La diagnosi di lesione del crociato viene fatta essenzialmente con una risonanza magnetica. In questi casi, però, è preferibile evitare di eseguire l’esame quando il ginocchio è tumefatto, perchè le immagini risulterebbero meno nitide. Per questo, la risonanza deve essere eseguita subito dopo il trauma oppure dopo la risoluzione della tumefazione.

Intervento e riabilitazione

Come curare la rottura del crociato? La rottura del crociato non deve sottovalutarsi perché, se trascurata, può portare a lesione del menisco e artrosi (che ha sintomi e cure specifiche). In questi casi il medico può prescrivere degli esercizi di rinforzo muscolare per ovviare alla lassità determinata dalla lesione. Se non si riesce a risolvere in questo modo il problema, si può optare per un intervento chirurgico. L’operazione ha lo scopo di ricostruire totalmente il crociato mediante un innesto, che viene prelevato dal contro laterale o dal ginocchio stesso (ad esempio si può utilizzare il tendine rotuleo). Il postoperatorio, invece, prevede generalmente l’immobilizzazione del ginocchio e la deambulazione con le stampelle. Successivamente si interviene con esercizi di fisioterapia per la mobilizzazione e il potenziamento dei muscoli. I tempi di recupero possono arrivare anche a quattro o cinque mesi, mentre per riprendere l’attività agonistica possono servire anche sei o otto mesi in tutto.

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