Morbo di Basedow e gravidanza a rischio: restare incinta con ipertiroidismo

Morbo di Basedow
Ipertiroidismo in gravidanza

Il Morbo di Basedow e la gravidanza a rischio sono purtroppo due realtà collegate: il primo infatti rappresenta una delle cause principali dell’ ipertiroidismo. Per molte donne in età riproduttiva questa diagnosi rappresenta una condanna all’infertilità eppure molte restano incinta ugualmente e alcune scoprono di essere affette dal Morbo di Basedow solo dopo il concepimento. Ma è possibile portare avanti la gravidanza quando si ha questa malattia?

Morbo di Basedow: le cause

Il Morbo di Basedow, che nella medicina inglese è noto anche come Morbo di Graves , presuppone una predisposizione genetica anche se la manifestazione della malattia può essere la conseguenza di un episodio drammatico per il corpo dal punto di vista ormonale e che implica un sforzo aggiuntivo della tiroide, ad esempio un’infezione batterica, un forte stato di stress o una gravidanza. Il quadro clinico descrive un aumento delle funzione metaboliche di carattere generale e diffuso.

Morbo di Basedow: i sintomi

Sintomi del Morbo di Basedow sono tremori, diarrea, insofferenza agli sbalzi di temperatura o al caldo e al freddo eccessivi, perdita evidente di peso, nausea, stanchezza fisica, palpitazioni etc. Particolari reazioni si evidenziano negli occhi, per via delle infiltrazioni muscolari extra orbitari dei linfociti: si manifestano edemi e sfoghi infiammatori.

Morbo di Basedow e gravidanza a rischio

L’ipertiroidismo rientra nelle cause di infertilità femminile eppure sono molti statisticamente i casi di diagnosi del Morbo di Basedow in gravidanza. Quali sono i segnali che il corpo ci invia? E soprattutto quali precauzioni deve avere una donna incinta che soffra di questi problemi per evitare o ridurre il rischio di aborto spontaneo?

Purtroppo non sempre è facile individuare in modo tempestivo i sintomi di una gravidanza con tireotossicosi: questi infatti coincidono in gran parte con quelli di uno stato interessante comune. In particolare si riscontrano aumento PA differenziale, iperemesi (e quindi nausea, perdita di peso e accelerazione dei battiti cardiaci), ansia, intolleranza al caldo etc. Per confermare la diagnosi di ipertiroidismo occorre valutare l’intensità di questi sintomi e soprattutto procedere alla palpazione della ghiandola. Solitamente viene prescritta una scintigrafia tiroidea ma questa non può essere effettuata in gravidanza per via degli isotopi radioattivi emessi.
La diagnosi tempestiva è fondamentale per ridurre il rischio di aborto. Queste sono le principali complicanze del Morbo di Basedow in gravidanza

Rischi per la donna incinta

o ipertensione
o preeclampsia
o distacco di placenta
o aborto spontaneo (con una frequenza che va dall’8 al 25% dei casi)
o parto prematuro
o scompensi cardiaci e aritmie
o anemia
o crisi tireotossica durante il parto (molto rara)

Rischi per il feto e il neonato

o nascita sottopeso
o nascita pretermine (15-45%)
o morte endouterina (7-25%)
o morte durante il parto
o malformazioni congenite (6%)
o ipertiroidismo

L’incidenza di queste complicanze è notevolmente ridotta se la malattia viene trattata tempestivamente. Poiché, come abbiamo visto l’uso dello iodio radioattivo è categoricamente controindicato in gravidanza, le alternative terapeutiche sono ridotte ai farmaci antitiroidei e, nei casi più gravi, all’intervento chirurgico.
I farmaci antitiroidei fanno parte della classe delle tionamidi e dai test in laboratorio sono risultati sicuri per la funzionalità della tiroide fetale e privi di effetti teratogeni

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